Seicento milioni di incentivi per ridurre il Pm10 del 50%
Critica l´opposizione: annunci elettorali, non è così che si dimezza l´inquinamento - da La Repubblica del 23.03.2005
23 March, 2005
La cifra potrà aumentare se arriverà il via libera della Unione Europea La Regione ha presentato il piano per i prossimi cinque anni, l´obiettivo è rottamare camion, furgoni e autobus o, almeno, installare su questi mezzi un particolare filtro ANDREA MONTANARI Lotta al traffico pesante per combattere le polveri sottili. Con l´ambizioso obiettivo di dimezzare nei prossimi cinque anni le emissioni di Pm10 in Lombardia. Il tutto a suon di incentivi per convincere i proprietari a rottamare i camion, furgoni e gli autobus più vecchi e inquinanti o perlomeno a installare sui loro mezzi i filtri anti-particolato. Pena, in caso contrario, il progressivo divieto di circolazione parziale o totale in tutta la Lombardia. A cominciare dai motori Euro 0, per proseguire con gli euro 1 e gli euro 2. In totale la misura interesserà a regime 300mila mezzi del peso di 2,5 tonnellate, che sono attualmente in circolazione (200mila quelli che accedono alle aree critiche). Questi sono i punti principali del piano straordinario pluriennale di interventi ideato dal Pirellone, in collaborazione con l´Istituto Ambiente del Joint Research Centre di Ispra, per combattere l´inquinamento, che è stato presentato ieri dal governatore Roberto Formigoni. La Regione ha già stanziato 600 milioni di euro, che però dovranno servire anche per il risparmio energetico (75 milioni), lo studio di fonti rinnovabili (85 milioni)e quello dell´utilizzo dell´idrogeno (150 milioni). Ma la cifra complessiva potrebbe aumentare di molto se l´Unione Europea confermerà il suo giudizio positivo sul progetto. Al Pirellone confidano, infatti, che dopo il precedente del via libera alla Danimarca, Bruxelles non bocci più gli incentivi alla rottamazione che finora ha considerato come degli aiuti di stato. In pratica, saranno stanziati 200 milioni di euro per dotare i mezzi pesanti dei nuovi filtri. Mentre altri 200 milioni saranno destinati per installarli anche sui mezzi leggeri. Il costo dei filtri già in commercio varia attualmente da 2500 euro per i mezzi più piccoli fino a 5000 per i furgoni più grandi. «Finalmente - ha commentato Formigoni - anche l´Unione Europea ha compreso che aiutare commercianti, artigiani e imprenditori a combattere le polveri sottili non può essere considerato una violazione della libera concorrenza». D´accordo il direttore dell´istituto Ambiente di Ispra Giovanni De Santi. «I filtri anti-particolato - ha spiegato - abbattono le emissioni di oltre il 90 per cento. Si tratta di una soluzione efficace, disponibile e immediatamente applicabile». Ma l´ambizioso piano prevede anche il rifinanziamento della sostituzione delle vecchie caldaie e misure per ottenere un suo più razionale dell´energia. Come la certificazione degli edifici, nuovi ed esistenti, il rifacimento dell´illuminazione pubblica e i rivestimenti foto-catalitici. Il piano è stato discusso ed ha avuto l´approvazione anche di alcune categorie interessate come i commercianti, gli artigiani e gli industriali. Decisamente diversi i commenti dell´opposizione di centrosinistra. «Le polveri sottili - ha sottolineato il verde Carlo Monguzzi - non si dimezzano con gli annunci, ma con le politiche e le risorse. Lavoreremo perché l´Europa definisca tutta la pianura Padana area critica per l´inquinamento». Dello stesso avviso Paolo Danuvola della Margherita. «Il piano di Formigoni si dimentica di scrivere quanto in questi anni non è stato fatto contro l´inquinamento. È tempo di cambiare aria e anche governatore».