Clavarino: imponiamo i filtri anche alle auto normali
Il presidente di AmbienteMilano: "Assurdo limitare le innovazioni ai mezzi pesanti"
23 March, 2005
Non è vero che il costo dei veicoli ecologici è proibitivo: gli italiani comprano a rate gli investimenti Troppi 200 milioni se sono a carico di tutta la comunità. Paghi chi inquina LUIGI BOLOGNINI Amedeo Clavarino, presidente della fondazione Ambientemilano, soddisfatto per il piano anti Pm10 presentato dalla Regione? «Certo. Formigoni è andato nella direzione di quanto sostenevamo nella nostra petizione \"Cambiamo aria, miglioriamo la nostra vita\", che lui stesso aveva sottoscritto, come peraltro ha fatto anche il suo avversario alle Regionali, Sarfatti». I filtri anti-particolato sono la risposta giusta per il Pm10? «Sì, purché non ci fermiamo semplicemente ai mezzi pesanti, come mi pare faccia Formigoni. Sono filtri che andrebbero montati anche sulle automobili normali». Non sarebbe una rivoluzione troppo brusca? «Si può fare in modo graduale. Ad esempio, annunciando adesso che tra 5 anni saranno obbligatori su tutte le auto. Così, chi deve comprare una macchina in questo periodo può regolarsi, e propendere già adesso per l´acquisto di un veicolo ecologico». La cifra di 200 milioni le pare adeguata? «Mi pare fin troppo, da un certo punto di vista». Ovvero? «Dal punto di vista della collettività. Li pagherà la Regione, cioè tutti noi. Insomma, la collettività si deve sobbarcare i costi per l´inquinamento solo di qualcuno. Dovrebbe essere questo qualcuno, invece, a pagare». Ma ciò detto? «Ciò detto, è una buona cifra. Perché un filtro costa suppergiù 1.000 euro, quindi in teoria si possono finanziare 200mila filtri. Anzi, di più, perché, essendo degli incentivi, andranno a ripagare solo una parte del costo. E quindi, immagino che ne saranno installati molti di più. Ecco, magari io bilancerei questa spesa con una tassa per chi inquina senza passare al nuovo regime». Magari uno non può permettersi un´auto nuova o un filtro, il cui costo, anche con gli incentivi, non è basso. «Vero e non vero. L´italiano l´auto la compra a rate, quindi i prezzi sono relativi. E poi le dico questo: tempo fa il Comune aveva varato delle misure per favorire il passaggio al Gpl per i non abbienti. Non ha aderito nessuno. Segno che per certe cose c´è disinteresse. E allora è giusto punirlo, magari con una tassa. O facendo mettere un bollo rosso sulle portiere delle macchine inquinanti, per esporre i loro padroni alla riprovazione collettiva. Dove non arriva il portafoglio, arriva l´orgoglio».