Scooter, dal governo 25 milioni. Solo Roma ne chiede il doppio
I fondi per l’acquisto di nuovi mezzi. L’assessore Esposito: misura dannosa, non è prevista la rottamazione
19 April, 2005
«Per Roma ci vorrebbero 50 milioni di euro». Il calcolo è dell’assessorato all’Ambiente che ritiene questa la cifra minima occorrente per combattere le polveri sottili e rottamare almeno 150 mila dei 300 mila motorini euro zero che ancora circolano per la capitale. I 25 milioni di euro, stanziati ieri dal ministero dell’Ambiente per tutta Italia, in accordo con l’Ancma, l’associazione nazionale ciclo, motociclo e accessori non solo sono quindi insufficienti ma sono anche «una trovata inefficace - afferma il titolare dell’Ambiente Dario Esposito - che rischia di aumentare il numero di motorini in circolazione, aggravando il problema dell’inquinamento nelle città italiane. Il provvedimento non prevede neppure la rottamazione dei vecchi - sottolinea Esposito -, per cui potranno restaranno in giro per le strade di Roma anche quelli euro zero. L’esigenza primaria per le città italiane è invece quella di combattere le polveri sottili - osserva l’assessore - non quella di far crescere il numero delle due ruote in circolazione o di aiutare le case produttrici a vendere più moto». Per questo motivo Esposito ha anche deciso di scrivere una lettera al Ministro Altero Matteoli, chiedendo la revisione dell’accordo, fondi adeguati e invocando la rottamazione dei vecchi motorini. «Altrimenti - spiega - non si avrà neppure una boccata di ossigeno. Solo per Roma occorrono 50 milioni per rottamare gli euro zero. E non dimentichiamo che ognuno di questi motorini emette un quantitativo di polveri sottili pari a quello di 9 automobili dell’ultima generazione. Le città italiane aspettano ancora di incontrare il ministro dell’Ambiente per definire gli stanziamenti necessari per combattere lo smog», ricorda l’assessore. «Intanto corregga la rotta su questa decisione».
In difesa dell’accordo interviene il responsabile del settore moto dell’Ancma Claudio De Viti: «È la copia di quello già sottoscritto nel 2002 - afferma -. Sono incentivi all’acquisto che la volta precedente ha portato a mettere in strada 280 mila ciclomotori meno inquinanti». Per la campagna «euro 2- 2005» il ministero con 25 milioni prevede un incentivo di 250 euro per l’acquisto di ciascun ciclomotore omologato. E seocndo i dati dell’Ancma oggi circa il 70% delle due ruote sono euro zero, mentre solo il 20% sono euro 1 e 10% euro 2. Il timore dell’assessore Esposito è che circoleranno sia gli uni sia gli altri: «Non credo»; replica De Viti. «Anche perchè i motorini euro zero continuano ad essere sottoposti ad una serie di restrizioni di circolazione, alle quali non possono sfuggire, per cui difficilmente verrano conservati. Potranno però essere venduti invece che rottamati perchè hanno un buone mercato nell’est Europa e nei paesi del Nord Africa, come la Tunisia».
E se in altre regioni italiane come la Lombardia (ma il provvedimento è allo studio anche in Veneto) per chi rottama il vecchio vi è uno socnto extra di 50 euro, nel Lazio sono già stati stanziati dalla Regione 4 milioni di euro per la rottamazione. Ma la delibera è andata in Consiglio alla Pisana poco prima della fine della legislatura e adesso si vedrà come deciderà di comportarsi con questa cifra e su questo argomento l’amministrazione Marrazzo.