Piazza San Carlo, tutto ok
"È stata completa la valutazione sui resti archeologici del parcheggio"
19 April, 2005
MARINA PAGLIERI
Vittorio Sgarbi che appare venerdì notte nel cantiere di piazza San Carlo, grida allo scandalo, minaccia un´interrogazione parlamentare e dichiara che «la Soprintendenza non è un potere assoluto che può decidere autonomamente una cosa così delicata». Un gruppo di anime sensibili, artisti e ambientalisti, che si indigna per lo scempio, si contrappone alle ruspe e intende presentare un esposto alla Procura della Repubblica. Ma che cosa succede intorno allo scavo nel «salotto di Torino»? E le polemiche intorno alla rimozione dei reperti rinvenuti nei meandri sotterranei dell´antica città romana e barocca riusciranno a fermare la tabella di marcia per la realizzazione del parcheggio? Il direttore regionale dei Beni culturali Mario Turetta getta acqua sul fuoco e dichiara a Repubblica che è stato fatto tutto quello che si doveva fare: «Lo stato attuale è il risultato di un ampio dibattito avvenuto in incontri pubblici organizzati dalle Soprintendenze e dalla Città con vasta eco sulla stampa cittadina, a testimonianza dell´interesse e della sensibilità del pubblico su questi importanti problemi». Turetta ribadisce che nel caso di piazza San Carlo e piazza Vittorio è stata condotta dalla Soprintendenza, con l´Ufficio Tecnico della Città e il Politecnico, una approfondita valutazione sulla natura dei resti archeologici e dello stato di conservazione, inviando poi tutta la documentazione alla Direzione Generale per i Beni Archeologici del Ministero. Nessun problema dunque secondo lui, nessuna omissione: «Dopo una approfondita valutazione sui resti archeologici, si è giunti alla scelta di conservare testimonianza dei manufatti attraverso le tracce a pavimento delle strutture emerse e l´allestimento sul luogo di una documentazione per la cittadinanza».