Motorini nuovi, incentivo di 250 euro \"Ma senza rottamazione lo smog resta\"
Il ministro dell´Ambiente: nelle città ormai sono alternativi all´auto. Il provvedimento apre un caso
19 April, 2005
<b>Uno studio dell´Aci: continua la fuga dalle città, la colpa è anche del troppo traffico
L´assessore al traffico di Roma: nessun beneficio, solo più mezzi in circolazione </b>
ANTONIO CIANCIULLO
ROMA - Duecentocinquanta euro serviti pronta cassa. Basta comprare un motorino di nuova generazione, un euro 2, per ottenere uno sconto in contanti, anche senza dare in cambio un vecchio "cinquantino" da rottamare. E´ questa la decisione del ministero dell´Ambiente per diminuire le emissioni inquinanti che hanno messo in ginocchio la maggior parte delle grandi città portandole oltre i limiti di legge per le polveri sottili.
Sono stati stanziati 25 milioni di euro, il che vuol dire che si potranno comprare con l´agevolazione 100 mila scooter. Non molti se si pensa che in circolazione ce ne sono quasi 6 milioni, di cui appena il 15 per cento corrisponde allo standard euro 2 e un 10 per cento allo standard euro 1: il rimanente, cioè 4 milioni e mezzo di ciclomotori, sono stati costruiti quando le emissioni inquinanti non erano il problema centrale.
Uno sconto secco senza rottamazione significa incentivare l´uso del motorino più che togliere i vecchi scooter dalla strada. E infatti il ministro dell´Ambiente Altero Matteoli ha detto che «i motorini sono diventati un´alternativa all´auto in molti centri urbani ed è giusto quindi incentivare quelli a più basse emissioni. In questo modo si migliora l´aria delle città e si aiuta l´industria a indirizzarsi verso produzioni maggiormente compatibili con l´ambiente».
Una scelta contestata. Secondo l´assessore all´Ambiente di Roma, Dario Esposito, «è una trovata inefficace che rischia di aumentare il numero dei motorini in circolazione aggravando il problema dell´inquinamento nelle città italiane arrivate a un livello di rischio che richiederebbe ben altre misure». Anche per Alberto Fiorillo, responsabile delle aree urbane della Legambiente, «si tratta di un´altra iniziativa estemporanea e priva di prospettive: senza un progetto d´assieme che comprenda un forte sostegno al trasporto pubblico la battaglia contro lo smog è persa».
Finora sono stati dati incentivi a 280 mila motorini cosiddetti ecologici, ma non sempre i finanziamenti hanno raggiunto il bersaglio giusto, ad esempio in passato alcune agevolazioni hanno finito per premiare gli euro 1 poco prima che entrasse in esercizio la generazione successiva. Questa volta il lasso di tempo è un po´ più lungo: gli euro 3 entreranno obbligatoriamente in produzione nel 2007. Consumeranno il 15 per cento di carburante in meno rispetto agli euro 2 che a loro volta hanno dimezzato le emissioni di idrocarburi incombusti rispetto agli euro 1 (ma le polveri sottili restano invariate).
Ieri intanto dallo studio che la Fondazione Filippo Caracciolo ha presentato alla Conferenza del traffico organizzata a Riva del Garda dall´Aci è emerso un panorama di disagio crescente nelle città: gli abitanti tendono ad allontanarsi per sfuggire al traffico e alla crescita del costo delle case. In dieci anni i residenti sono scesi dell´11 per cento a Firenze, del 10 per cento a Torino e Genova, del 9 per cento a Venezia, dell´8 per cento a Milano e Bologna, del 7 per cento a Roma e Bari.