Germania oltre i limiti del pm 10:" nessun diesel senza filtro"
Il dibattito su traffico e motori puliti dopo la scoperta che anche nelle città tedesche si "sfora"
05 May, 2005
E’ l’alleanza <b><i>Nessun Diesel senza Filtro</i></b> la più evidente – anche se non l’unica - protagonista della nuova fase della lotta allo smog che si è aperta in Germania dopo la scioperta che anche nelle città tedesche si superano per più di 35 giorni l’anno i 50 microgrammi di PM 10.
Il superamento dei 35 giorni è avvenuto in tre mesi e non in meno di due mesi come in parecchie città italiane. La media annuale è vicina i 40 mcg della direttiva, che invece in Italia si supera allegramente. Ma i tedeschi che credevano forse, con lo sviluppo di trasporti pubblici locali più forti dei nostri e con le piste ciclabili, di aver in qualche modo archiviato o rimosso il problema dell’inquinamento atmosferico, si sono ritrovati a farci i conti.
Il 28 aprile l’Alleanza <b><i>Nessun Diesel senza Filtro</i></b> ha commentato con un “meglio tardi che mai” la presentazione di un progetto di legge del governo che si propone di accompagnare con incentivi e divieti la diminuzione delle emissioni di micropolveri da parte dei diesel. In sostanza si tratterebbe di incentivare e rendere obbligatoria l’installazione del filtro per tutte le auto che hanno emissioni di polveri superiori a quelle dei nuovi Euro 4.
L’alleanza ( che si dichiara composta da “associazioni di automobilisti, di esperti, di difensori della salute”) critica però il progetto per la sua lentezza e timidezza che per esempio non porterebbe alcuna sostanziale novità entro il prossimo inverno. Si discute anche di come finanziare gli incentivi, se con un’ecotassa sul diesel.
Come mai ci si concentra tanto sull’aspetto diesel e filtro in Germania??
“L’industria automobilistica tedesca ha tutt’ora un fortissimo peso sulla società. E hanno investito tantissimo sul diesel, ancora più che in Italia predomina ormai il diesel - ci dice il bolzanino Uwe Staffler, che si è occupato di promuovere il metano con l’impresa Alpengas - Quindi non c’è da stupirsi se, a dispetto delle aspettative di noi “metanisti”, puntino così tanto sul diesel pulito. Hanno però il problema di adeguarsi perché sono un po’ indietro, soprattutto Vokswagen. Comunque anche il metano cresce, ci sono 650 stazioni di distribuzione moderne ed efficienti in Germania, (in Italia sono 550 ma di cui una parte malfunzionante)”.
Ecco infine una serie di proposte di misure a breve e medio termine contro l’accumulo del PM 10, da un documento ufficiale dei primi mesi del 2005 dell’agenzia tedesca per l’ambiente:
- <b>Lavare regolarmente le strade</b> contro il risollevamento delle polveri
- <b>Incentivare l’uso dei motori puliti</b> (motori a gas, filtro anti-particolato)
- <b>Divieti di traffico in certi orari</b> per i mezzi di trasporto merci senza il filtro anti-particolato
- <b>Riduzione delle possibilità di sosta per le auto</b>. Minor traffico privato.
- <b>Precedenza agli autobus e ai tram</b> (corsie riservate)
- <b>Accesso illimitato</b> alle auto e ai camion diesel <b>solo se forniti di filtro anti-particolato</b> (anche successivamente installato)
- <b>Convertire</b> in veicoli alimentati a metano o con filtro anti-particolato le <b>flotte dei bus, dei camion per i rifiuti e delle altre auto pubbliche</b>.
- <b>Convertire</b> in veicoli alimentati a metano o con diesel con filtro antiparticolato i <b>furgoncini addetti alla distribuzione delle merci all’interno delle città</b>.
- In casi particolari – di superamento dei limiti di smog localizzato in punti precisi – <b>costruire strade di circonvallazione</b>