LETTI PER VOI - La rivoluzione di Torino parte dopo i Giochi
Decise le destinazioni future dei nuovi impianti: Cittadella del gusto al Palavela e Science Centre al Moi - da La Stampa del 11.05.2005
11 May, 2005
Giunta straordinaria. Via al piao operativo per utilizzare a pieno tutte le nuove strutture realizzate in vista delle olimpiadi
<b>Emanuela Minucci</b>
Dalle scatole magiche degli impianti olimpici esce la Torino del futuro. Una metropoli che ha fatto tesoro dell’esperienza di Italia ‘61 e che ha capito - sulla scorta di monumenti al degrado come il palazzo dei Lavori Pubblici - qual è il vero problema legato alle costruzioni nate in vista di un grande evento: una volta conclusa la festa, fra più o meno nove mesi, ritrovarsi la città piena di gusci vuoti e inutilizzati.
Un pericolo, che almeno a giudicare dagli esiti della giunta straordinaria dedicata ieri alle Olimpiadi, sotto la Mole non si correrà. Il vertice a Palazzo civico, intervallato dalla proiezione di parecchie diapositive, è durato quattro ore. Ma alla fine, il sindaco Chiamparino e l’assessore alle Olimpiadi Elda Tessore hanno annunciato una destinazione d’uso inedita (ma soprattutto concreta) per ognuno dei grandi impianti olimpici. L’orizzonte è piuttosto ampio: si va dall’enogastronomia alla scienza, passando per il potenziamento della vocazione turistica. Un obiettivo raggiunto grazie alla versatilità con cui sono state costruite le strutture (così da poter essere riutilizzate come impianti sportivi, ma non solo), ma anche perché Torino ha molto imparato da Barcellona dove il quartiere olimpico è diventato uno dei fulcri della città.
Ma analizziamo nei dettagli la seconda vita dei più importanti impianti olimpici.
Il «PalaIsozaki» (il palazzetto di hockey ghiaccio dove si svolgeranno le gare) di piazza d’Armi, dopo i Giochi si trasformerà in una «fabbrica dell’intrattenimento» gestita da una società scelta attraverso una gara internazionale che il Comune ha indetto un mese fa. Tra i primi appuntamenti, come anticipato dall’assessore alla Cultura Fiorenzo Alfieri, il Teatro Regio manderà lì in scena un’edizione sfarzosa dell’Aida, nel luglio del prossimo anno.
Torino Esposizioni, invece, (secondo stadio dell’hockey, dove però si svolgeranno solo gli allenamenti) ospiterà, nei 12 mila metri quadri della sala Nervi, le collezioni dei quadri dell’Ottocento e del primo Novecento della Gam, la Galleria d’Arte moderna, «sfrattate», per il momento, dalle Officine Grandi Riparazioni per cui le Ferrovie hanno di recente raddoppiato il prezzo (25 milioni dai 12 che erano).
Nelle vecchie strutture degli ex Mercati Generali di via Giordano Bruno troveranno posto case di edilizia sociale, gli uffici e i laboratori dell’Arpa (l’Agenzia regionale di protezione ambientale) e, almeno in via sperimentale, una foresteria dove alloggeranno gli atleti delle grandi manifestazioni sportive che verranno dopo le Olimpiadi, come i Mondiali di scherma e le Olimpiadi degli Scacchi.
Le 800 stanze ricavate nell’ex Moi, tutte singole per gli atleti in gara a Torino 2006, potranno essere trasformate in doppie e ospitare anche giovani turisti. A gestire la struttura, fino al giugno 2007, sarà un consorzio di albergatori. Ma veniamo alla trasformazione più importante, quella che riguarda la parte storica degli ex Mercati Generali: le arcate monumentali che saranno invece la casa dello «Science Center», un centro internazionale di formazione e informazione scientifica per cui Regione, Provincia e Comune hanno già destinato 35 milioni di euro per la prima sede pensata al Parco Colonnetti. «Con questo trasloco in una struttura già esistente - ha spiegato l’assessore Tessore - risparmiamo l’intera cifra, ma è evidente che dovremo trovare una soluzione analoga per riqualificare il parco».
E siamo al Palavela, teatro delle gare olimpiche di pattinaggio artistico e «short track». Qui l’amministrazione immagina di allestire un Salone permanente del gusto, in collaborazione con Slow Food che ricaverebbe nella stessa struttura la sua sede torinese. «E se per caso il Museo del Cioccolato non potesse realizzarsi al Palafuksas di Porta Palazzo - ha spiegato ieri il sindaco - allora questo sarà il posto ideale insieme con la sede della fondazione Terra Madre, l’organismo mondiale che raccoglie le comunità degli agricoltori». E concludiamo con l’Oval, l’avveniristico impianto per il pattinaggio di velocità costruito accanto al Lingotto, che sarà riconvertito in area espositiva e spazio congressuale. Potrà ampliare Lingotto Fiere (Promotor), e per avviare le nozze nei prossimi giorni il sindaco incontrerà il presidente della società fieristica, Alfredo Cazzola.