«Il centro? Chiuso e pedonale»
Gli abitanti: «Il vero problema per tutti è la mancanza dei parcheggi» - da l'Arena di Verona del 22.05.2005
24 May, 2005
Scontro sulle telecamere. I residenti replicano ai commercianti che hanno deciso di ricorrere al Tar contro le fasce orarie
Gli abitanti: «Il vero problema per tutti è la mancanza dei parcheggi»
«Nei primi giorni dopo la novità degli occhi elettronici la situazione è migliorata e la città antica era più vivibile» «Adesso però tutto è tornato come prima», si lamentano alcuni, «chi controlla le auto che non escono dopo le 22»
Una nuova battaglia si apre in quella che è ormai davvero una guerra: appaiono infatti definitivamente schierati, l’uno contro l’altro armati, da una parte i residenti dall’altra i commercianti. Al centro, motivo della discordia, le telecamere.
E’ dunque di nuovo polemica in questo soleggiato fine settimana, che non basta però a schiarire gli animi dei residenti, rabbuiati ieri mattina dopo aver letto la decisione di Confcommercio di presentare ben quattro ricorsi al Tar contro il provvedimento che ha fatto entrare in vigore il controllo elettronico agli ingressi della Ztl.
Perché, se i commercianti non si rassegnano alla nuova situazione e fanno presente che questo sistema, nel giro di un mese dal via alle telecamere, ha comportato una notevole diminuzione del volume degli affari, i residenti al contrario vorrebbero che venisse addirittura estesa la progressiva pedonalizzazione del centro, e auspicano in qualche caso non solo maggiore severità, ma perfino l’eliminazione delle fasce di ingresso.
La maggior parte torna a sollevare il problema dei parcheggi, solo in parte risolto dato che i permessi di sosta sfiorano la cifra di 5.000 mentre i posti non arrivano a 1.700: ben lungi dal tornare al «prima delle telecamere», vogliono che si prosegua sulla strada dei divieti, ma sono un po’ delusi dal fatto che, dopo i primi giorni di vera calma, adesso molti hanno già ricominciato a fare i furbi e c’è più movimento che nei primi tempi.
«Forse chi non abita in centro non si rende veramente conto della nostra situazione: a me capita di girare anche più di mezz’ora quando la sera arrivo a casa, prima di trovare un posto per l’auto», afferma Paola Stefanello, che abita in vicolo Samaritana. La incontriamo mentre esce dal supermercato di piazzetta Pescheria, con le borse in mano, e spiega: «Adesso ho fatto la spesa qui, ma a volte ho bisogno di fare acquisti nei grandi centri fuori e quando torno non posso nemmeno scaricare le borse se non a centinaia di metri da casa: è giusto? Per conto mio, comunque le telecamere non hanno ancora risolto il problema: certo c’è meno traffico, ma il vero dramma per noi residenti è quello del parcheggio. Servono altri posteggi, questa non è vita».
«Per la disperazione negli ultimi anni io ho addirittura venduto la macchina e lasciato scadere la patente, magari facessero un centro pedonale, qui è un disastro, la città comincia adesso a respirare», commenta il signor Luigi Magagna, che da 50 anni abita in piazzetta Pescheria.
«A mio avviso poi non è assolutamente vero che il commercio è destinato a morire se il centro viene chiuso al traffico, come non è morto nelle vie che sono già pedonali. Al contrario, la necessità è proprio quella di disciplinare gli ingressi alla città in misura il più possibile rigorosa, per evitare l’altra morte, quella per soffocamento. Mi risulta poi ancora poco chiara la fascia di accesso serale, perché chi controlla che le macchine entrate dopo le 20 escano davvero dopo le 22?».
Le fasce di accesso sono in realtà uno dei punti più controversi: molti residenti vorrebbero ridurle, se non addirittura eliminarle, in quanto finirebbero per creare traffico proprio nelle ore di punta: ed è per questo che l’ingresso maggiormente posto in discusssione riguarda la sera, dato che è proprio intorno alle 20 che chi torna a casa dal lavoro ha bisogno di trovare parcheggio.
«E invece finché consentono l’ingresso a tutti mi pare che cambi poco nel senso di modifiche davvero utili», commenta Giulio Negrini, 23 anni, residente in vicolo Cavalletto. «Inoltre io un vero cambiamento l’ho visto solo nei primissimi giorni, quando le telecamere erano appena entrate in funzione e tutti ne parlavano. Adesso ho l’impressione che sia già tornato tutto come prima, per cui credo che oltre al controllo elettronico sia indispensabile un maggiore rigore».
«Anche se io non vado in macchina, sono molto contenta, perché finalmente nella mia strada è possibile camminare senza il rischio di venire investiti», dice la signora Mirella Agosti.
«Tutti si lamentano, ma egoisticamente io sono contenta: la situazione è molto migliorata», fa eco Mariarosa Tedeschi, che abita in via Pigna, dove trovare un posto libero è un vero terno al lotto. «Va detto però che i posti sono troppo pochi e la sera è davvero difficile riuscire a parcheggiare» aggiunge Adelaide Cacciali.
«Altro che ricorsi, io credo che ci vorrebbe un po’ più di pazienza, la gente si deve abituare, ma se i commercianti vogliono tornare indietro sbagliano: un centro pedonale sarebbe un vantaggio per tutti. Quello su cui si deve insistere sono i parcheggi nella zona immediatamente circostante: è su questo punto che anche i commercianti dovrebbero battersi», dice Luigi Padovani, indicando probabilmente così l’unico, ma importante punto di accordo all’interno dei due opposti fronti.
Alessandra Galetto