Il governo blocca gli scavi per i parcheggi
«Su piazza San Carlo e piazza Vittorio servono chiarimenti». Il Comune: decisione forte
26 May, 2005
Maurizio Lupo
Il governo ha deciso la sospensione dei lavori per i parcheggi sotterranei di piazza San Carlo e di piazza Vittorio Veneto. Il provvedimento è stato preso in attesa della relazione tecnico-scientifica del comitato di settore del Ministero dei Beni culturali, invitato dal ministro Rocco Buttiglione a pronunciarsi sulle opere, che in entrambe le piazze hanno rimosso vestigia archeologiche. Lo ha annunciato ieri il sottosegretario Nicola Bono, nel rispondere ad un’interrogazione della deputata Verde Laura Cima. «Lo scempio per i parcheggi sotterranei in piazza San Carlo e in piazza Vittorio Veneto - ha commentato Cima - ha avuto una battuta d’arresto. E’ un primo passo importante».
«Iniziativa non concordata», protesta l’assessore all’Edilizia Roberto Ricarico, suo compagno di partito, che ieri ha deciso di rimettere le sue deleghe al sindaco Chiamparino minacciando anche di lasciare dopo 18 anni i Verdi.
Cima aveva chiesto nell’interrogazione «la sospensione immediata dei lavori e degli scavi» e «la messa in salvo degli ultimi reperti rimasti intatti». In piazza San Carlo erano affiorati i resti di una villa romana, del ponte secentesco costruito sul vallo urbano per le nozze di Vittorio Amedeo I con Cristina di Francia, più tracce di un bastione. Le vestigia romane sono state rilevate, fotografate e poi smantellate, con il permesso della Direzione generale archeologica del Ministero. In piazza Vittorio erano apparse le fondazioni di un’altra villa romana, resti di fortificazioni e cantine del Quattrocento, poi abbattute.
Per cercare d’impedire che lo scavo rimuovesse le ultime vestigia si erano mobilitati tre giovani artisti torinesi: Giuseppe Marte, Salvatore Rapisarda e Lalage Florio. Per settimane hanno picchettato il cantiere, per chiedere «alla commissione nominata dal ministro Buttiglione di fare chiarezza». Pare vengano infine soddisfatti. «Meglio tardi che mai» dice il verde Paolo Hutter, da sempre contrario a creare il parcheggio in piazza San Carlo. «Tutto il merito della iniziativa che ha portato a questa sospensione va ai tre giovani artisti, che hanno costantemente protestato».
La sospensione richiede i suoi tempi d’esecuzione. Ieri il direttore generale del Ministero Anna Maria Reggiani ha annunciato al Direttore regionale Mario Turetta «l’invio del decreto di sospensione dei lavori». «Appena arriverà - dice Turetta - sarà mia cura trasmetterlo al Comune». Per quanto tempo saranno sospesi i lavori? «Credo fino ai primi di giugno, per consentire al Comitato di settore di esaminare la documentazione prodotta dagli archeologi e di pronunciarsi sulla regolarità degli scavi».
«Finché non vedrò il decreto - interviene l’assessore ai lavori pubblici Maria Grazia Sestero - i lavori proseguiranno. Voglio capire se chiede di conservare beni che non ci sono più o se desidera accertare delle responsabilità. Noi abbiamo agito dopo aver ricevuto la liberatoria da parte del Ministero. Non capisco quale forma impositiva possa avere il governo su un’amministrazione locale, che ha autonomie garantite dalla Costituzione». Stessa posizione sostiene il vicesindaco Marco Calgaro: «Un decreto di sospensione mi sembra una decisione un po’ forte, che va molto ben motivata, ma obbediremo. Comunque, finora non abbiamo ricevuto alcun decreto, né siamo stati contattati dal governo, quindi i lavori vanno avanti regolarmente. D’altronde - continua Calgaro - siamo certi che si tratterà di una bolla di sapone, di una sospensione breve. Certo sono molto sconcertato dalla posizione dell’onorevole Laura Cima».
E Sestero annota: «Trovo curioso che una parlamentare dell’Unione abbia chiesto al governo di Berlusconi di esercitare un intervento su un Comune retto dai partiti dell’Unione stessa. Soprattutto mi stupisce che Cima ritenga il Governo centrale sovraordinato alle amministrazioni locali, poiché non è questa la definizione data dalla Costituzione Italiana».