Tricarico rompe coi Verdi e restituisce le sue deleghe
26 May, 2005
«Sono sconcertato dalle richieste e dalle posizioni assunte dalla deputata Laura Cima». Il commento del vicesindaco, Marco Calgaro, è secco e annuncia quanto meno una prossima verifica della maggioranza di centrosinistra che governa il Comune. Il sindaco, Sergio Chiamparino, in volo verso Nagoya in Giappone, parlerà solo oggi ma nei giorni scorsi aveva duramente criticato «l’irresponsabilità» di quell’interrogazione. Quell’interrogazione firmata anche dal segretario nazionale dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, rischia di provocare una crisi politica fra il sole che Ride e il centrosinistra. Così Roberto Tricarico, assessore all’Edilizia della città, prende carta e penna e scrive una lettera al sindaco dove gli mette a disposizione le due deleghe. Nello stesso tempo chiede «spiegazioni al mio partito e se non saranno sufficienti mi dimetterò dopo 18 anni di militanza».
Tricarico spiega: «Nessuno mi ha informato dell’iniziativa. Nemmeno il capogruppo in Comune, Gianni Nigro, che aveva votato contro quelle delibere è stato informato. Siamo di fronte ad un’iniziativa puramente politica slegata dalle esigenze della città e dei cittadini che ottenuto un unico risultato: ritardare i lavori». L’assessore si dice convinto che «nessuno possa più fermare quei cantieri e, soprattutto, riportare indietro l’orologio del tempo ripristinando la situazione esistente prima degli scavi. L’iniziativa, dunque, non solo non potrà ottenere risultati utili dal punto di vista ambientalista ma mette in forte difficoltà l’amministrazione che sta facendo una corsa contro il tempo per realizzare il parcheggio e la riqualificazione delle piazze in occasione delle Olimpiadi».
Se questa è l’analisi allora è evidente che per Tricarico «un’azione politica che permetta ad un ministro di un Governo che ha voluto il condono di sospendere strumentalmente i cantieri autorizzati dalla Direzione nazionale dei Beni archeologici colloca oggettivamente i Verdi fuori dalla coalizione di centrosinistra». Ecco perché «quando il sindaco tornerà dal Giappone troverà sul tavolo la lettera che mette a disposizione le mie deleghe».
Il capogruppo Nigro, però, non condivide questa accelerazione: «A questo punto dobbiamo aspettare di conoscere la relazione del Comitato di esperti. Certo fa specie che l’intervento del governo arrivi quando i lavori sono in fase avanzata di realizzazione. Detto questo, però credo che sia interesse della città non passare per un’amministrazione barbara che distrugge i resti romani». Secondo il capogruppo dei Ds, Beppe Borgogno, la scelta di «Tricarico è un segno di coerenza e lealtà amministrativa».