Genova: progetto Caravel, dalla Ue per sperimentare mobilità sostenibile
Veicoli ecologici per distribuzione merci e motorini elettrici a quattro ruote (da Repubblica e Secolo XIX del 09.06.2005, e il link al sito)
09 June, 2005
LA CITTÀ CHE CAMBIA
Firmato a Tursi il progetto Caravel. Per Genova un finanziamento di 13 milioni e 600 mila euro in quattro anni
Prove tecniche di mobilità europea cicli elettrici e bus ad "alta velocità"
Allo studio un sistema per rifornire i negozi dei vicoli con "van" a motore elettrico
DANIELE GRILLO
La nuova alleanza europea per una mobilità pulita porterà a Genova motorini elettrici a quattro ruote da affittare in centro, la riqualificazione della linea 17 in chiave "alta velocità", trenta nuovi veicoli a metano per effettuare piccoli servizi, piattaforme logistiche e speciali vetture-frigo elettriche per razionalizzare lo scarico delle merci nel centro storico.
Ieri mattina nel salone di rappresentanza di Palazzo Tursi è stato firmato l´accordo per la realizzazione del Progetto Caravel, programma cui aderiscono anche le città di Cracovia, Stoccarda e Burgos. «Genova sarà la capofila del progetto - ha spiegato il sindaco di Genova Giuseppe Pericu davanti ai sindaci di Burgos Juan Carlos Aparicio Perez e di Stoccarda Jurgen Beck, e al vice sindaco di Cracovia Tadeusz Trzmiel - non solo un onore, ma anche un riconoscimento per quanto fatto in materia di mobilità negli anni scorsi. Muoversi e realizzare progetti in questo campo non è semplice, la mobilità riguarda davvero tutti, è un argomento nel quale i rischi di scontro con l´opinione pubblica sono molti».
Caravel, approvato dalla Direzione Generale Trasporti Energia della Commissione europea, prevede per Genova un finanziamento di 13 milioni e 600 mila euro in quattro anni, 6 milioni dei quali (già versata nelle casse di Tursi la prima tranche da 3) provenienti dall´Unione Europea. Gli altri 7 li metteranno Comune, Amt e gli altri enti e società coinvolti, vale a dire Arpal, Agenzia regionale per l´Energia (Are), Istituto Internazionale delle Comunicazioni e le aziende D´Appolonia e Softeco. Tutti faranno parte di un apposito comitato, che durerà per i 48 mesi del progetto e avrà il compito di realizzarlo. «In realtà il valore economico dell´operazione al termine dei quattro anni - spiega l´assessore alla Mobilità Arcangelo Merella - sarà molto più alto, in virtù dell´insieme di iniziative che la creazione di questo sistema creerà, che secondo i nostri calcoli si aggirerà intorno ai 40 milioni di euro».
Gli interventi, tutti focalizzati nell´area tra Levante cittadino e Val Bisagno, fanno parte di "pacchetti" già parzialmente finanziati da altre leggi o progetti nazionali o regionali. Tra questi c´è lo sviluppo e l´allargamento dell´area del car sharing, la sperimentazione di un primo sistema di road pricing, la creazione di un´agenzia in grado di coordinare i servizi flessibili e a chiamata (car e bike sharing, drinbus, servizi per disabili), l´integrazione della flotta di filobus, mezzi elettrici e ibridi con nuovi autobus "puliti". In particolare Amt sarà dotata di una miniflotta di 30 veicoli a metano e di nuovi bus Euro IV da impiegare sulla linea 17 (già partite le gare per la fornitura). A questi progetti si uniscono i lavori dei piani mobilità in lavorazione, riguardanti l´area dell´ospedale di San Martino e la gestione dei grandi eventi (ad esempio il Salone Nautico), e gli eventi di comunicazione e marketing già previsti dal Comune (introduzione degli Ecopunti per incentivare l´uso dei mezzi di trasporto pubblico e apertura di un Forum della Mobilità per riunire i soggetti coinvolti). «Ci stiamo anche inventando un nuovo sistema per rifornire i negozi del centro storico - anticipa Merella - l´abbiamo chiamato "van sharing", e sarà composto da magazzini-piattaforma dove i corrieri potranno scaricare la merce, che poi verrà portata ai negozi con speciali van elettrici, se occorre refrigerati».