Vacanze in bicicletta in Italia
Ecco 1.000 alberghi per cicloturisti - comunicato stampa Fiab
06 July, 2005
Alberghi e bed & brekfast "amici dei ciclisti" anche in Italia?
Ebbene si. Sono ormai circa 1.000 le strutture ricettive - ma il numero è
destinato a salire - per chi vuole viaggiare in bicicletta nel nostro
Belpaese
Fanno parte di un elenco on-line tra alberghi, bed & brekfast, ostelli e campeggi presenti in Italia e distinti per regioni, registrati sul sito <a href="http://www.albergabici.it">www.albergabici</a> , visitato ogni giorno da centinaia di cicloviaggiatori e cicloescursionisti.
Con tale iniziativa della Fiab <a href="http://www.fiab-onlus.it">www.fiab-onlus</a>, non si intende certificare la qualità degli alberghi (ogni struttura si registra da sè, saranno i clienti a verificarne la bontà), ma ci si propone di colmare una lacuna grande quanto una casa: creare un servizio, in questo caso su internet, che fa incontrare le esigenze di chi viaggia in bici in Italia e vuole cercare strutture ricettive con certe carattetteristiche e quelle strutture che hanno ben compreso l'importanza anche economica del turismo in bicicletta, e che altrimenti non saprebbero come farsi conoscere. Infatti, mancando in Italia una politica del cicloturismo, questo settore di nicchia soffre e ritarda ad adeguarsi agli standard europei.
Cosa deve avere un albergo per ciclisti? Prima di tutto un luogo al chiuso
e coperto per parcheggiare le biciclette. Poi un posto per riparare la
bici o un'officina convenzionata, servire colazioni e pranzi adeguati, ospitare
anche solo per una notte, avere materiali informativi su itinerari e
percorsi ciclabili della zona. Non sono indispensabili palestre, saune o
massaggi. Tali servizi sono eventualmente ricercati da chi pratica ciclismo
sportivo ma non da chi viaggia in bicicletta.
Alcuni dati per comprendere le potenzialità economiche del cicloturismo?
Nel 2002 la rete "nazionale" svizzera di itinerari ciclabili (quindi
escludendo dal computo itinerari cantonali o comunali), è stata percorsa
in bici per 200 milioni di Km, ha ospitato nelle proprie strutture ricettive 600.000 cicloturisti, e ha generato un bilancio di 130 milioni di euro. L'anno
scorso, invece, circa 2,5 milioni di tedeschi ha fatto vacanze in bici con
un incremento del 9% rispetto all'anno precedente, usando, tra le altre
sistemazioni, 3.300 strutture certificate "Bed and Bike". Il 6% di
cicloturisti tedeschi è venuto in Italia, secondo i dati dell'ADFC,
l'associazione tedesca dei ciclisti aderente alla European Cyclists'
Federation.
Questi dati potrebbe salire immediatamente se in Italia fosse diffusa una
politica del cicloturismo (infrastrutture, servizi, organizzazione,
trasporto integrato bici e treno, nave, aereo): gli alberghi per i ciclisti, ma
anche nuove professioni legate al settore, lavorerebbero quasi tutto l'anno.