Ricicloni 2005: vince Roncade. Prevale il Nord
E' un comune a vocazione agricola del trevigiano, il secondo della provincia di Treviso per estensione territoriale, ad aggiudicarsi lo scettro di Comune Riciclone 2005
07 July, 2005
La premiazione dell'undicesima edizione di Comuni Ricicloni, il riconoscimento ai Comuni per la migliore gestione dei rifiuti organizzato ogni anno da Ecosportello (lo sportello informativo di Legambiente per le pubbliche amministrazioni sulle raccolte differenziate) è avvenuta il 7 luglio a Roma al Centro Congressi Cavour, alla presenza del Ministro dell'Ambiente <b>Altero Matteoli</b> e del presidente di Legambiente <b>Roberto Della Seta</b>, al termine del convegno "Novità e prospettive nella gestione dei rifiuti", a cui hanno preso parte <b>Roberto De Santis</b>, presidente del CONAI, <b>Enzo Favoino</b>, della Scuola Agraria Parco di Monza, <b>Massimo Ferlini</b>, presidente dell'Osservatorio Nazionale sui Rifiuti, <b>Nicola Nascosti</b>, rappresentante dell'ANCI, <b>Andrea Poggio</b>, vice-direttore nazionale di Legambiente, <b>Ermete Realacci</b>, presidente onorario di Legambiente, e <b>Lucia Venturi</b>, della Segreteria Nazionale di Legambiente.
<b>Roncade</b> vince e scalza dal 1° gradino del podio Fumane (VR), precipitata al 11° posto, che guidava la classifica assoluta dello scorso anno. Al 2° posto si piazza <b>Torre Boldone</b> (BG) e al 3° <b>Quinto di Treviso</b>. Comuni del trevigiano sono anche <b>Carbonera</b> (4°), <b>Preganziol</b> (5°),<b>Maserada sul Piave</b> (6°) e <b>San Biagio di Callata</b> (7°). All'8° posto si trova un comune piemontese, <b>Marene</b> (CN), mentre al 9° e 10° chiudono la top ten ancora due trevigiane, <b>Arcade e Nervesa</b>.
<i>"I comuni ricicloni</i> – ha dichiarato il presidente di Legambiente <b>Roberto Della Seta</b> - <i>sono un esempio per tutto il Paese, l’avamposto di un’Italia più moderna e più pulita: hanno imparato a trattare bene i rifiuti, collaudando servizi di qualità che danno risultati, economia e lavoro. Insomma hanno saputo trasformare i rifiuti da problema a risorsa. Con questo nostro premio, con le iniziative di ‘Ecosportello’, con le innumerevoli azioni condotte dai circoli sul territorio, Legambiente è impegnata per rendere questi casi di successo il più possibile contagiosi, anche se si deve constatare che la pratica della raccolta differenziata è fondamentalmente un fenomeno tuttora circoscritto all’Italia settentrionale, con alcune propaggini nelle regioni centrali. Se anche al sud si registra qualche sporadico caso di buona politica</i> – ha continuato Della Seta - <i>soprattutto nel Salernitano e in provincia di Napoli, d'altro canto in quasi tutto il Mezzogiorno la situazione è desolante, con casi di vera e propria follia amministrativa come la Sicilia dove il commissario straordinario, nonché presidente della Regione Salvatore Cuffaro, ha deciso che l'immondizia è meglio bruciarla tutta, autorizzando, accanto alle discariche, impianti di incenerimento per smaltire il 100% dei rifiuti dell'isola. Davvero, a oltre dieci anni dal commissariamento delle regioni meridionali, va detto che la gestione straordinaria non ha creato le condizioni minime per una gestione sostenibile ed efficiente del problema-rifiuti, e va ribadito che senza una cospicua raccolta differenziata, che raggiunga i limiti fissati nel Decreto Ronchi, la scelta di disseminare sul territorio impiantidi incenerimento è un rimedio inaccettabile</i>”.
<b>Comuni Ricicloni: vince la qualità</b>.
Già dalla scorsa edizione del premio, visti gli alti livelli di differenziazione che in alcuni comuni arrivano a sfiorare l'80%, Legambiente ha deciso di valutare la qualità più che la quantità. Misurando cioè, oltre alla percentuale di raccolta differenziata, anche aspetti fondamentali quali la riduzione della produzione, la percentuale destinata al recupero di materia, l'attivazione di un sistema tariffario al posto della tassa, l'introduzione del compostaggio domestico, gli acquisti verdi (GPP-Green Public Procurement) da parte delle amministrazioni pubbliche, la sicurezza dello smaltimento e l'efficacia generale del servizio. Una serie di paramentri che, fissate le soglie d'ingresso sulla base del "vecchio" criterio della percentuale (50% per i comuni sotto i 10mila abitanti e 35 per quelli over 10mila al nord, 25% per i comuni del centro e del sud), va a comporre un "indice di gestione" che decide vincitori e classifica.
Ma torniamo, appunto, alle classifiche. Quasi tutta lombarda, con ben otto città su undici nei primi quattordici posti, quella dei migliori capoluoghi di provincia del nord, con in testa <b>Lecco</b>, seguita da <b>Bergamo</b>, <b>Verbania, Varese e Cremona</b>. I capoluoghi del centro sono guidati dalle toscane, con <b>Siena, Pisa e Lucca</b> ai primi tre posti, mentre al sud ancora nessuna città raggiunge la soglia d'ingresso del 25% di raccolta differenziata.
Nella classifica generale, come abbiamo visto, è dunque il Veneto la regione campione di qualità, dove la provincia di Treviso fa la parte del leone con 8 comuni ai primi dieci posti: se Roncade è il riciclone assoluto nazionale, il primo posto nella classifica dei comuni del nord sopra i 10mila è appannaggio di <b>Carbonera</b> (TV) e per gli under 10mila vince invece <b>Torre Boldone</b> (BG), storico leader di tante edizioni di Comuni Ricicloni.
Solo grazie alle ottime performances della provincia di Salerno (<b>Bellizzi </b>stravince la classifica sopra i 10mila abitanti, seguita da altre otto cittadine targate SA, e <b>San Cipriano Picentino</b> guida quella degli under 10mila) il sud quest'anno batte il centro.
Stazionari i comuni toscani, storicamente i più virtuosi, intorno al 35% di raccolta differenziata e senza nessuna novità sotto il profilo della gestione di qualità. Leader della classifica del centro Italia sopra i 10mila è <b>Martinsicuro (TE)</b>, ma la vera nota positiva per le regioni centrali è quella della provincia di <b>Chieti</b>, che allinea ben 9 comuni, capitanati da <b>Orsogna</b>, nella classifica under 10mila abitanti.
Un discorso a parte va fatto per le grandi città. Nessuna supera ancora la fatidica soglia del 35% fissata dal Decreto Ronchi. <b>Milano</b>, la prima ad avere introdotto la raccolta differenziata, è ferma da otto anni sotto il 30%, non vuole saperne di separare la frazione umida (che da sola costituisce circa il 35% del totale dei rifiuti urbani) e vuole autorizzare un nuovo forno inceneritore. <b>Roma</b>, salendo da un misero 7% al 13,4, va incoraggiata e fa ben sperare per il futuro. <b>Napoli</b>, nonostante emergenze, commissari straordinari e piani a non finire, non riesce ad andare oltre il 4,8%, pur avendo esperienze di segno positivo in alcuni comuni della provincia.
Insomma, quello che vale, salvo eccezioni, per i piccoli e medi comuni, vale anche per le grandi città: c'è ancora un'Italia a due velocità, con un nord che vede la Lombardia e il Veneto al 40% e un sud ancorato al 5% della Sicilia.
<b>Premi speciali e menzioni.</b>
Comuni ricicloni, come tradizione, assegna anche alcuni riconoscimenti speciali a comuni o consorzi che si distinguono per la qualità di uno specifico servizio di raccolta e smaltimento, così come si riserva di dare menzioni particolari a realtà che si stanno muovendo con successo, magari in un contesto territoriale difficile.
La migliore raccolta del verde e della frazione organica è quella di <b>Montagnana</b> (PD) al nord, di <b>San Vito Chietino</b> (CH) al centro e di <b>Cicciano</b> (NA) al sud. Menzione speciale va alla <b>Regione Piemonte</b>. Sul fronte della raccolta e del recupero della carta premio a <b>Collereto Giacosa (TO), Prato e Bari</b>, su quello della plastica al <b>Consorzio Ecologico Cuneese, a San Giustino (PG) e Casamarciano (NA)</b>, oltre alla menzione d'onore alla <b>Regione Valle d'Aosta</b>. Premiati per gli imballaggi di alluminio <b>Curtatone (MN), Umbertide (PG) e Sant'Arsenio (SA), menzione a Bellusco (MI)</b>. <b>Bressanone (BZ), Viareggio (LU) e Angri (SA)</b> vengono premiati per la quantità e la qualità del vetro raccolto e avviato al riciclo, mentre a <b>Cassano Magnago (VA)</b> va una menzione speciale. Per il riciclo del legno il premio è assegnato a <b>Cremona e a Montemurlo (PO)</b>, per la migliore raccolta di batterie esauste a <b>Fagnano Olona (VA), Borgo San Lorenzo (FI) e Rofrano (SA)</b>. Il miglior programma di compostaggio domestico è appannaggio di <b>San Martino al Tagliamento (PN)</b>, mentre il Consorzio Intercomunale Priula (TV) si aggiudica il premio Cento di Questi Consorzi per gli ottimi risultati dati da un omogeneo ed efficace sistema integrato porta a porta in ben 23 comuni della provincia di Treviso. Alla <b>Regione Umbria</B> va la menzione speciale Una campagna con i numeri per l'efficacia della comunicazione ambientale rivolta alla cittadinanza, alla <b>Provincia di Teramo</b> per il progetto di promozione del compostaggio domestico. <b>Barone Canavese (TO)</b> con i suoi 588 abitanti si aggiudica la menzione Piccola Grande Italia per aver introdotto in via sperimentale il servizio di raccolta porta a porta al posto dei cassonetti con le famiglie impegnate a pesare l'immondizia per individuare soluzioni di riduzione e differenziazione. Infine, le menzioni speciali Start up ai comuni di Ozieri (SS), Comunità Montana Barbagia Mandrolisai (NU), per l'ottimo e promettente esordio nel campo della raccolta differenziata, e Atena Lucana (SA).
<i>Comuni Ricicloni 2005 è stato realizzato con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e grazie alla collaborazione di Osservatorio Nazionale sui Rifiuti, ANCI, CONAI, Federambiente, Fise-Assoambiente, Cial, Comieco, Corepla, Coreve, Cobat, CIC, Rilegno, Achab Group, Scuola Agraria del Parco di Monza, Tetra Pak.</i>