Ilva di Taranto. Dietrofront della Procura. Chiesto al gip di vendere l’acciaio sotto sequestro
L’acciaio dell’Ilva sotto sequestro potrebbe deteriorarsi, è stoccato all’aperto e quindi esposto alle intemperie che potrebbero rovinarlo. A dirlo i custodi giudiziari e per questo la procura ha chiesto al gip Patrizia Todisco il via libera a venderlo
12 February, 2013
Dietrofront degli inquirenti nell’inchiesta. La procura di Taranto ha chiesto al giudice delle indagini preliminari Patrizia Todisco di vendere i prodotti finiti e semilavorati sequestrati il 26 novembre 2012 benchè realizzati a dispetto del sequestro senza facoltà d'uso dell'area a caldo dello stabilimento.
Il pool dei magistrati guidato dal procuratore Franco Sebastio ha formalizzato la richiesta di vendere tubi, coils e bramme sotto sequestro perché frutto di reato, dopo aver letto la relazione con la quale i custodi giudiziari hanno certificato la deteriorabilità di quei prodotti. Secondo i consulenti, l’acciaio è stoccato all’aperto e quindi esposto alle intemperie che potrebbero rovinarlo.
I pm hanno richiesto di procedere alla vendita che nel caso sarà affidata agli stessi custodi, il cui ricavato sarà sottoposto sotto sequestro. Secondo l’azienda il valore della merce è di circa un miliardo di euro, mentre i custodi lo hanno stimato in poco meno di 800.000 euro.