Ilva, acciaio a rischio deterioramento. Anche il gip ordina il dissequestro
Il gip Patrizia Todisco ha dato il via libera al dissequestro dei prodotti Ilva. Decisiva la relazione con la quale i custodi giudiziari hanno certificato la deteriorabilità delle merci depositate all'aperto. Il ricavato comunque non sarà a disposizione dell’azienda ma confiscato dalla Procura
14 February, 2013
La richiesta della Procura è stata accolta. Il gip Patrizia Todisco ha dato l’ok al dissequestro dei prodotti Ilva che rischiano di deteriorarsi. La notifica del provvedimento avverrà domani nella sede legale dell’azienda (Milano). Il valore delle merci interessate (700mila tonnellate) è pari a 800 milioni, in base a quanto accertato dai custodi giudiziari incaricati dalla Procura. Il provvedimento sarà notificato il 15 febbraio all’azienda a Milano, dove si trova la sede legale.
E saranno proprio i custodi a gestire la vendita dei coils, tubi e lamiere dissequestrate attenendosi all’ordine dei contratti stipulati dall’Ilva. Da sottolineare che il ricavato non sarà a disposizione dell’azienda ma sarà collocato in un deposito utilizzato a fini della confisca. Ricordiamo che tali merci (coils, tubi e lamiere) erano stati posti sotto sequestro lo scorso 26 novembre nell’ambito dell’inchiesta che vede indagati i vertici Ilva.
Nelle settimane scorse l’Ilva aveva chiesto un dissequestro vincolato delle merci, finalizzandone il ricavato al pagamento degli stipendi e all’attuazione dell’Aia, e facendo gestire il tutto al Garante dell’Aia. Questa proposta è stata però respinta sia dalla Procura che dal gip.