Torino: il dibattito su come rendere più leggera la Tares
Il Comune di Torino studia come rendere più leggero il nuovo tributo su rifiuti e servizi. Secondo l'assessore al Commercio "il problema riguarda soprattutto ambulanti, bar, ristoranti. L’unica strada è rendere ancora più efficiente il servizio erogato da parte di Amiat". E' possibile intervenire sul servizio o è solo una questione di cifre? Eco dalle Città ha sentito sull'argomento l'assessore provinciale all'Ambiente, Roberto Ronco
15 February, 2013
In questi giorni si è aperto il dibattito a Torino sui costi della Tares. Prima le proteste degli ambulanti sotto Palazzo Civico, poi l'incontro tra gli assessorati comunali al Bilancio ed al Commercio ed i rappresentanti delle associazioni di categoria del commercio, Ascom Confcommercio e Confesercenti di Torino e provincia. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, per cercare di calmierare il peso del nuovo tributo l'Ascom per bocca della presidente, Maria Luisa Coppa, chiede "al Comune di rivedere il sistema di raccolta, a nostro parere, troppo caro". L'assessore al Commercio, Giuliana Tedesco ha dichiarato che "il problema riguarda soprattutto ambulanti, bar, ristoranti. L’unica strada, tenendo conto della legge, è rendere ancora più efficiente il servizio erogato da parte di Amiat".
C'è effettivamente la possibilità di efficientare il servizio per rendere più leggera la Tares (tenendo conto ad esempio che "c’è stata una riduzione della quantità dei rifiuti" come chiedono gli ambulanti) oppure è solo una questione di variabili economiche e finanziarie? Eco dalle Città lo ha chiesto all'assessore provinciale all'Ambiente. "Non penso che sia solo una questione finanziaria ma anche organizzativa" è stata la risposta di Roberto Ronco.
"Il Comune di Torino - ha continuato l'assessore provinciale - ha adottato come sistema il porta a porta in cintura e lo stradale in centro. Ha scelto di scontare il prezzo della Tarsu privilegiando le fasce più povere della popolazione. La Tarsu a Torino ha però visto aumenti nel corso degli ultimi anni".
"Ci sono luoghi dove la tassa/tariffa pagata dai cittadini a fronte di quale tipo di servizio e quale tipo di tariffazione adottare ha dato dei risultati diversi. Negli ultimi anni - ha sottolineato Ronco - abbiamo assistito all'incapacità di risolvere la diversità di costi a parità di servizio. Per questo credo ci sia quindi anche una questione di organizzazione. A fronte di questo è pur vero che la Tares ribalta sul sistema rifiuti dei costi che prima non c'erano (i cosiddetti servizi indivisibili ndr)".
Cosa fare? "Sono un convinto sostenitore delle tariffe puntuali che commisurano le tariffe agli sforzi dei cittadini. Il Consorzio chierese sta procedendo su questa strada e ha ottenuto grandi risultati in termini di raccolta differenziata facendo pagare una tariffa equa. Da altre parti non è così e bisognerebbe fare qualche riflessione su questo" ha concluso l'assessore.