Combustibile da rifiuti nei cementifici: Clini ha firmato il decreto ministeriale. Ecco il testo
Come annunciato, il Ministero dell'Ambiente va avanti sull'utilizzo dei combustibili solidi secondari nei cementifici. Venerdì 15 febbraio il ministro Clini ha firmato il decreto ministeriale. I vantaggi secondo il ministero e i pareri contrari. On line il testo del provvedimento
19 February, 2013
Dopo il parere negativo (non vincolante) della Commissione Ambiente della Camera sull'utilizzo del CSS nei cementifici, Corrado Clini aveva detto il Ministero dell'Ambiente sarebbe andato avanti lo stesso. Oltre al DPR passato al vaglio delle Commissioni parlamentari, sull'argomento sta viaggiando in parallelo un decreto ministeriale che è stato firmato dal ministro dell'Ambiente lo scorso 15 febbraio.
Contro l'utilizzo dei combustibili solidi secondari si sono sollevate le proteste di diverse sigle: dalle associazioni per la tutela del paesaggio ai promotori della strategia “Rifiuti zero”. Il Ministero dell'Ambiente, ancora una volta, ci tiene a sottolineare i vantaggi di una modalità già prevista dalle normative comunitarie e nazionali, raccomandata dall'Europa come BAT e praticata in Italia in una ventina di cementifici: "I decreti - fa sapere il Ministero - fisseranno regole più rigorose e stringenti. L'uso di CSS fa scendere le emissioni dei cementifici perché il combustibile alternativo ricavato dai rifiuti sostituisce il ben più inquinante pet-coke ricavato dai residui delle raffinerie. Nei forni da cemento non è possibile incenerire le “ecoballe” o rifiuti urbani non trattati, in quanto non compatibili con il processo di produzione e con la qualità del cemento. I controlli sulle emissioni sono rigorosi e sono condotti in tempo reale. I dati sono pubblici e vengono consegnati alle autorità. L'uso di combustibile alternativo da rifiuti nei cementifici, inoltre, consente di ridurre il fabbisogno di nuovi inceneritori, soprattutto nelle regioni che non hanno una rete adeguata di smaltimento".
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