Tares: c'è il rischio paralisi della raccolta rifiuti? "Assolutamente sì"
Si moltiplicano le grida di allarme per le conseguenze che il rinvio del pagamento Tares a luglio potrà avere sul sistema di raccolta rifiuti. Filippo Bernocchi (delegato Anci energia e rifiuti) ad Eco dalle Città: "In molte città verrà sospesa la raccolta. Le aziende si troveranno nell'impossibilità di adempiere ai loro obblighi"
20 February, 2013
“Raccolta e smaltimento dei rifiuti, si rischia un blocco generalizzato". Con queste parole Federambiente lanciava a gennaio il suo allarme sul rinvio al mese di luglio dell’emissione della prima rata della Tares (la nuova tassa comunale sui rifiuti e i servizi cosiddetti indivisibili). "La riscossione nei mesi successivi - scriveva Federambiente - impedirà agli operatori della raccolta dei rifiuti lo svolgimento dei servizi d’igiene urbana: senza incassi non si potranno pagare i fornitori e forse neanche i dipendenti in una situazione nella quale i Comuni già soffrono gravissimi disagi economici e le banche non finanziano le imprese”.
La preoccupazione è stata condivisa anche con il personale che si occupa della raccolta. Lo scorso 22 gennaio Federambiente e Fise Assoambiente hanno incontrato a Roma le organizzazioni sindacali dei lavoratori del settore igiene ambientale aderenti a FP-Cgil, FIT-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel. “In assenza di ripensamenti da parte di governo e Parlamento – si legge in una nota - le stesse aziende si troverebbero a non poter contare su alcuna risorsa per oltre metà dell’anno, in una fase in cui l’accesso al credito appare assai più che problematico”.
Il rinvio a luglio allarma anche i Comuni. Eco dalle Città ha raccolto il commento di Filippo Bernocchi. C'è effettivamente il rischio paralisi per la raccolta? "Assolutamente sì - ha risposto il delegato ANCI alle politiche energetiche ed ai rifiuti - Lo abbiamo già detto in atti pubblici. Il rinvio a luglio del pagamento della Tares bloccherà i trasferimenti tra i Comuni e le aziende rifiuti. Abbiamo chiesto al governo di intervenire. Lo ha fatto recentemente il presidente Graziano Delrio".
"La previsione di luglio della nuova imposta sui rifiuti è insostenibile - aveva detto il presidente dell'Anci - perché chiede ai comuni di anticipare alle aziende di servizi soldi che non hanno. O viene cambiata o viene rinviata al 2014". Il sottosegretario all’Ambiente Tullio Fanelli aveva annunciato a fine gennaio l’impegno del governo ad adottare un provvedimento d’urgenza diretto ad annullare gli effetti negativi prodotti dalla proroga del termine per il pagamento della prima rata della Tares. "L'intervento del governo fino ad ora non c'è stato - ha dichiarato Bernocchi -. Si tratta di una materia delicatissima. In molte città verrà sospesa la raccolta. Non per cattiva volontà ma perché le aziende si troveranno nell'impossibilità di adempiere ai loro obblighi".