Brindisi, ceneri vulcaniche dell'Etna sulla città. L'Arpa: "Attendiamo l'esito delle analisi"
Una coltre nera sui balconi di molti palazzi, sulle automobili e perfino per la strada. Per il dipartimento provinciale Arpa di Brindisi si ritiene "plausibile che si tratti di ceneri vulcaniche provenienti dall’Etna". Si attende l’ufficialità dei dati delle centraline per smentire la "psicosi carbone" alimentata da facebook
24 February, 2013
Così come accaduto diverse volte con la sabbia rossa del deserto africano, in queste ore, gran parte dell'Italia meridionale è interessata dal fenomeno del deposito di polvere lavica mista a sabbia proveniente dalle recenti eruzioni dell'Etna. Il forte vento da sud-sud-est ha portato le ceneri prima sulla Calabria, poi sulla Basilicata ed, infine, anche sulla Puglia.
Ovviamente anche nella città di Brindisi, così come in gran parte della sua provincia e di quelle limitrofe, la polvere nerastra si è depositata su strade, balconi e terrazzi.
A Brindisi - fomentata ed alimentata da incauti commenti sul social network facebook - si è subito diffusa una sorta di "psicosi carbone": in molti hanno pensato che il fenomeno dipendesse dalla dispersione di polvere di carbone dalle centrali cittadine. Qualcuno si è sfogato immediatamente con improperi sul social network, altri si sono barricati in casa, altri ancora hanno voluto - giustamente - approfondire la questione ed hanno contattato le forze dell'ordine o i Vigili del Fuoco per chiedere spiegazioni. E la risposta è stata netta e chiara: il fenomeno è segnalato ovunque ed il responsabile è il vulcano di Catania.
La conferma è arrivata anche dall'Arpa (Agenzia regionale protezione ambiente): "Ci siamo subito attivati – ha fatto sapere Anna Maria D’Agnano, direttore del dipartimento di Brindisi -. Riteniamo plausibile che si tratti di ceneri vulcaniche provenienti dall’Etna, ma attendiamo l’ufficialità dei dati delle nostre centraline, del satellite e della nostra stazione meteorologica, oltre che gli esiti delle analisi sui campioni di polveri che abbiamo prelevato".
Le verifiche dell’Arpa sono state eseguite anche a Costa Morena, nel porto esterno di Brindisi, dove avviene solitamente lo scarico di carbone ma ”non abbiamo rilevato nulla di anomalo", precisa la D’Agnano.