Smart City: a Milano finanziamenti per circa 130 milioni
Undici progetti milanesi hanno ottenuto i finanziamenti del bando “Smart Cities And Communities And Social Innovation”: si va dalla mappatura dei servizi del sottosuolo al monitoraggio dei carichi inquinanti nelle risorse idriche. Il Comune: "Faremo investimenti importanti su mobilità, ambiente e messa in sicurezza del territorio"
04 March, 2013
Mappare i servizi del sottosuolo per creare un catasto elettronico e gestire le risorse del territorio, sia durante il quotidiano sia durante un'emergenza. Oppure, sviluppare una piattaforma telematica e informatica (aperta, dinamica e partecipata) di servizi e componenti per la logistica in ambito urbano, in grado di garantire la realizzazione di una comunità virtuale in rete mobile per rendere più efficiente il processo diminuendo l'impatto ambientale derivante dalla movimentazione di merci (la sperimentazione su Milano riguarderà in particolare Area C). O, ancora, applicare una serie di tecnologie nella gestione delle risorse idriche: realizzare un monitoraggio dei carichi inquinanti per orientare le azioni di controllo, utilizzare indicatori precoci di allerta capaci di attivare strategie di mitigazione su scala locale degli eventi estremi riconducibili ai cambiamenti climatici (con le conseguenti modifiche nel regime delle precipitazioni).
Sono alcuni degli undici progetti presentati dal Comune di Milano, e promossi in partnership con società private, università o enti di ricerca, che sono stati approvati dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca. Undici idee che, scalando le graduatorie ministeriali del bando “Smart Cities And Communities And Social Innovation” pubblicate il 28 febbraio, riceveranno ora i finanziamenti necessari per la realizzazione.
“Il successo di questi undici progetti sono un segnale molto importante per Milano - ha dichiarato l’assessore al Lavoro, Sviluppo economico e Smart city Cristina Tajani –. In primo luogo perchè rappresenta un riconoscimento tangibile del lavoro congiunto tra enti privati e pubblici; inoltre, perché significa che si potranno effettuare investimenti importanti su temi sensibili come la mobilità, l'ambiente e la messa in sicurezza del territorio contribuendo a migliorare la qualità della vita urbana generando buona occupazione.”.
Due dei progetti risultati vincitori riguardano la gestione delle risorse idriche e il il ricorso a tecnologie di cloud computing da parte delle amministrazioni pubbliche. Gli altri sono relativi alla logistica merci in aree urbane, la tecnologia applicata alle politiche per l'inclusione sociale e la gestione del sistema giudiziario, la sicurezza del territorio, la salute, l'e-ticketing e il patrimonio culturale.
“Smart city – ha aggiunto Tajani - significa immaginare una città nella quale la tecnologia risponde ai bisogni in termini di azioni amministrative meno impattanti, da un punto di vista economico e ambientale. Inoltre, penso che una città smart debba mettere al centro anche il tema dell’inclusione e della partecipazione. Perché grazie alle tecnologie possiamo garantire a tutti più opportunità di accesso ai servizi e un maggiore grado di partecipazione alle scelte. Il nostro compito e la nostra responsabilità – ha aggiunto Tajani – sono proprio quelle di disegnare una strategia d’insieme per valorizzare le tante capacità progettuali presenti sul territorio, ad opera di privati ma non solo. Il prossimo mese avrà luogo a Milano un forum dedicato alla strategia smart della nostra città, sarà l’occasione per fare il punto con tutti i soggetti coinvolti: imprese, università, enti pubblici e associazioni di cittadini”.
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