Bike sharing a Napoli: 3 milioni di euro in cantiere. Si parte entro l'estate
Si punta a 44 stazioni, 384 biciclette e 19.000 abbonati. I finanziamenti arrivano dal Ministero dell'Ambiente, dalla Provincia di Napoli e dal bando Smart Cities per un totale di 3 milioni di euro. Tra gli obiettivi del Comune, "acchiappare" i numerosissimi turisti in città grazie agli abbonamenti giornalieri
06 March, 2013
Quasi 400 biciclette distribuite in 44 stazioni disseminate nella città. Prenderà il via entro l'estate il bike sharing di Napoli, con una tappa sperimentale di presentazione in occasione delle World Series di America's Cup che si terranno all'ombra del Vesuvio ad aprile. E sperimentale sarà anche l'uso degli smartphone, oltre che della classica card magnetica, per la prenotazione e l'uso delle biciclette attraverso apposite applicazioni.
Il bike sharing a Napoli sarà la sintesi di tre diversi progetti: il primo dato dal Ministero dell'Ambiente in capo ad Anea, l'Agenzia napoletana energia ambiente del Comune di Napoli, il secondo finanziato dalla Provincia di Napoli, e il terzo frutto del bando del Miur per le Smart cities affidato a seguito di una selezione al gruppo Cleanap.
All'amministrazione comunale il compito di coordinare i tre progetti con il vantaggio di non dover usare risorse proprie, come sottolinea l'assessore alla mobilità Anna Donati. "Il valore complessivo dei finanziamenti ammonta a 3 milioni di euro - spiega - e non c'è alcuna risorsa messa dal Comune di Napoli. Il nostro compito sarà mettere insieme questi progetti per evitare il rischio di avere un disordine alla partenza a causa delle fonti diverse di finanziamento".
Il gruppo di lavoro ha visto il coinvolgimento dell'Assessorato all'ambiente e dell'Assessorato alla mobilità del Comune di Napoli, Anea e Cleanap proprio per lavorare su un quadro integrato e coordinato, dalle postazioni alla compatibilità tecnologica, fino alla modalità di pagamento. Tutto dovrà essere facile per il cittadino.
Gli altri due progetti prevedono rispettivamente 9 stazioni e 64 biciclette, per un costo di 500mila euro, e 10 stazioni per 170 biciclette. Il punto di arrivo è quindi quello di 44 stazioni per una diffusione di 384 biciclette che dovrebbero soddisfare le esigenze di circa 19.200 abbonati.
"Nel primo anno - spiega ancora - abbiamo ipotizzato di raggiungere i diecimila abbonati annuali, pari all'1,5% degli abitanti di Napoli compresi tra i 14 e i 65 anni. Poi ci sono gli abbonamenti giornalieri, indirizzati al cittadino che vuole sperimentare il progetto e, soprattutto, a turisti e crocieristi".
Questi ultimi sono un target dichiarato del progetto Bike sharing Napoli considerando i flussi turistici della città: il flusso relativo ai passeggeri che hanno transitato nel porto di Napoli nel 2011 è di 7,5 milioni di persone, 95 milioni nella Stazione centrale e 5,8 milioni nell'Aeroporto di Capodichino. Anche per questo motivo Cleanap si rivolge a possibili partner che vanno da enti pubblici quali l'Autorità portuale, le Università, le Ferrovie dello Stato e la partecipata comunale Napolipark, ma anche privati come aziende di trasporto, compagnie marittime, parcheggi privati, tour operator, bici noleggio, associazoni di albergatori e garagisti.