Strategia energetica nazionale, Aper: «Testo migliorato, ma occorrono altre misure»
Secondo l' Associazione produttori di energia rinnovabile il testo definitivo della Sen tiene conto di alcune delle osservazioni mosse dagli operatori delle rinnovabili, ma non è privo di aspetti da migliorare. Mancano, in particolare, gli strumenti concreti per raggiungere gli obiettivi indicati
18 March, 2013
Il testo della Strategia energetica nazionale (Sen) è migliorato rispetto alla prima bozza diffusa ad ottobre, ma ci sono ancora diversi nodi da sciogliere. Questo, in sintesi, il giudizio di Aper (Associazione produttori di energia rinnovabile) sul documento appena varato dai ministri Passera e Clini. Preoccupa, in particolare, il trattamento riservato all'energia fotovoltaica. «Rispetto alla versione messa in consultazione nello scorso mese di ottobre, sono stati confermati gli obiettivi fissati per le rinnovabili e per l’efficienza energetica, sebbene con qualche limatura al ribasso – scrive Aper - Particolarmente penalizzato appare il fotovoltaico, pressoché dimezzato nel suo sviluppo».
Qualche novità positiva, comunque, per l'associazione c'è. A cominciare dalla «maggiore enfasi sulle traiettorie di decarbonizzazione post 2020», che secondo Aper rappresenta una chiara indicazione affinché il nostro Paese assuma su questi aspetti un ruolo guida in Europa. Positiva, inoltre, «l’auspicata introduzione dell’analisi costi-benefici, per quantificare gli impatti della Strategia sui settori elettrico e del gas».
Continua invece a mancare, però, l’indicazione degli strumenti attuativi per raggiungere gli obiettivi. «Ci riferiamo, in particolare, alla mancanza di misure efficaci, sia per accompagnare il settore delle rinnovabili alla grid parity, sia per accelerare la piena integrazione delle rinnovabili nel mercato elettrico – aggiunge Aper - In entrambi i casi il documento fornisce qualche suggerimento, ma non una visione organica di medio periodo». Nel settore elettrico, inoltre, non viene chiarito come uscire dalla situazione di overcapacity che costituisce un elemento di forte contrapposizione di interessi tra le fonti rinnovabili e le fonti convenzionali.
Va da sé, secondo l'associazione, che da sola la Sen non è sufficiente. «Affinché la green economy possa continuare il suo percorso di crescita nei prossimi anni occorreranno però ulteriori notevoli sforzi - conclude la nota di Aper - Le forze politiche appena insediate in Parlamento hanno quindi il vantaggio di un buon documento e ci auguriamo possano trovare rapidamente una convergenza per consentire uno sviluppo economico e occupazionale del settore e perseguire gli interessi ambientali del Paese».