Venice Blue Flag, rinnovato l'accordo sui carburanti navali. Per il Comitato No grandi Navi però non basta
L'accordo 'Venice Blue Flag II' impegna le compagnie di navigazione a far funzionare i motori principali ed ausiliari delle navi con combustibile per uso marittimo con tenore di zolfo non superiore allo 0,1%. Il Comityato no grandi Navi: "Resta un carburante sporco, 100 volte peggiore dei diesel delle automobili"
25 March, 2013
Venezia mette al bando i carburanti inquinanti delle navi da crociera dalla laguna. Lo annuncia il sindaco Giorgio Orsoni rendendo noto l'accordo Venice Blue Flag II raggiunto fra le compagnie da crociera sull'uso dei carburanti verdi sin dall'entrata alle bocche di porto. "La costituzione di una green zone su tutta la laguna - spiega il primo cittadino - è un fondamentale tassello per affrontare il tema delle grandi navi da crociera a Venezia". Ma pur giudicando la notizia positiva, per il Comitato No Grandi Navi "non esistono carburanti verdi. Non si diano informazioni fuorvianti alla popolazione".
Dopo il primo accordo 'Venice Blue Flag', sottoscritto nel 2007, che prevedeva l'uso di carburanti speciali, meno inquinanti, in banchina, è stata ora raggiunta l'intesa con l'Associazione internazionale Clia Europe, che rappresenta le principali compagnie da crociera e che invita tutte le compagnie a sottoscriverlo.
"Dalle istituzioni competenti - rileva Orsoni - attendiamo una soluzione chiara e praticabile, che auspico in tempi brevi, per risolvere la questione della compatibilità del passaggio in bacino di San Marco delle grandi navi da crociera. Ma la città chiedeva risposte sulla riduzione degli inquinanti nell'aria e questa seconda intesa ci consente di dare una soluzione ad un problema che Venezia ha sempre ritenuto prioritario e sul quale era necessario intervenire".
L'accordo 'Venice Blue Flag II' impegna le compagnie di navigazione a far funzionare i motori principali ed ausiliari delle navi con combustibile per uso marittimo con tenore di zolfo non superiore allo 0,1% (inferiore alle indicazioni Ue che recentemente hanno fissato il divieto a 0,5%) sin dall'ingresso dalla bocca di porto di Lido e lungo i canali lagunari marittimi e da' alla Capitaneria di Porto il compito di svolgere, avvalendosi del proprio personale, un'adeguata attività di vigilanza al fine di verificare il rispetto dell'accordo. Analisi sul combustibile saranno garantite grazie ad uno specifico protocollo stipulato tra Capitaneria di Porto, Autorità portuale e Agenzia delle Dogane.
Il Comitato no grandi navi: resta un carburante sporco...
"Il carburante con tenore di zolfo allo 0,1 per cento, sia chiaro - precisa il Comitato - e' un carburante comunque sporco se paragonato a quello del diesel delle automobili, che e' allo 0,001 per cento di zolfo, cioe' cento volte migliore. Servono filtri per le emissioni (scrubber) e controlli reali e severi da parte della Capitaneria di Porto, certamente ben diversi e numerosi e puntuali rispetto a quelli fatti finora. Restano comunque da fare i controlli sulla qualità dell'aria in relazione al crocierismo e la strada maestra resta quella del prelievo delle emissioni ai fumaioli in associazione con modelli matematici sulle ricadute in relazione ai venti principali. Arpav non è in grado di farli, ma su questa linea, magari estendendo l'accordo Venice Blue Flag II anche alle modalità dei controlli, si deve ora muovere con assoluta determinazione l'amministrazione comunale".