Rifiuti di Roma: Clini emana decreto per allontanare multa Ue
Il ministro dell'Ambiente accelera sul piano dei rifiuti di Roma: ha emanato un decreto per affrontare l'emergenza e allontanare il rischio di multa da parte della Corte di Giustizia Europea, che contesta l'uso della discarica di Malagrotta per rifiuti non trattati."Funzionalità piena degli impianti di trattamento"
26 March, 2013
Il ministro b]Clini ha emanato un decreto per affrontare l'emergenza e allontanare il rischio di multa da parte della Corte di Giustizia Europea che, fra le principali contestazioni, indica l'uso della discarica di Malagrotta (Roma) per rifiuti non trattati. Il decreto impone la funzionalita' piena degli impianti di trattamento in modo che entro il 10/4 non arrivino piu' in discarica rifiuti non trattati.
Il decreto, che punta a disinnescare il deferimento dell'Italia alla Corte Europea, impone la funzionalità piena degli impianti di trattamento con tre finalità: "Far sì che entro il 10 aprile non arrivino più in discarica rifiuti non trattati; incrementare la capacità di produzione di Cdr (combustibile derivato da rifiuti) e Fos (frazione organica stabilizzata) degli impianti di trattamento attivi nel Lazio; adeguare le autorizzazioni degli impianti esistenti affinché sia assicurata in via prioritaria la valorizzazione energetica di Cdr e Css (Combustibile solido da rifiuti) prodotto nel Lazio".
"Con questo intervento sostiene il Ministero - sarà possibile inoltre ridurre in maniera decisiva il conferimento in discarica: l'obiettivo e' arrivare a giugno - quando scadrà la proroga di Malagrotta - in condizioni diverse e migliori. Si potrà valutare a quel punto se (e a quali condizioni) possa servire a Roma una discarica di servizio".
I quattro punti del decreto
1. La produzione di Cdr (o di Css, secondo il decreto ministeriale 14 febbraio 2013 n.22) deve essere portata a un livello minimo tra il 35% e il 40%;
2.La produzione di Fos deve essere portata a un livello minimo tra il 30% e il 35%;
3.Il livello degli scarti non compostabili (compreso il vetro) non deve superare il 25%;
4.Il recupero dei metalli deve essere assicurato almeno nella misura del 3%.
Il decreto conferisce più poteri al commissario per l'emergenza rifiuti di Roma, il prefetto Goffredo Sottile: dovrà sbloccare le autorizzazioni e adeguare ai nuovi standard gli impianti di trattamento dei rifiuti. Inoltre, dovrà controllare la destinazione dei combustibili Cdr e Css prodotti dagli impianti.
Se gli impianti del Lazio non sapranno dove destinare i materiali selezionati per il riciclo o per il riutilizzo energetico il commissario disporrà che provveda l'Ama, anche facendo ricorso a impianti di altre regioni. Viene in altre parole formalizzato quel ruolo di coordinamento affidato all'Ama durante la riunione di mercoledi' 20 marzo.