Referendum Ilva di Taranto. Niente quorum. Affluenza (ore 19) del «13,10%»
Sono aperti dalle 8 di questa mattina e chiudono alle 22 i seggi allestiti dal Comune a Taranto per il referendum consultivo promosso dal comitato Taranto Futura sulla chiusura dello stabilimento Ilva. Alle 19 si è capito che non si raggiunge neanche lontanamente il quorum del 50%.
14 April, 2013
Secondo una prima rilevazione effettuata dal Comune di Taranto, alle ore 12 avevano votato 7.788 persone su 173.061 elettori totali (il 4,5%). Alle ore 19, la seconda rilevazione negli 82 seggi, è stata del 13,10%. Si sono recati alle urne 22.670 votanti. Il numero di votanti da raggiungere affinchè il referendum possa considerarsi valido è di oltre 86.000 voti.
Difficile a questo punto che il quorum del 50% più uno possa superarsi entro le ore 22. Anche le statistiche non sono dalla parte del comitato promotore. Secondo Fabio di Venere, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, per Taranto « quello del 50 per cento più uno è un quorum oggettivamente alto soprattutto se si considera che, nel 2011, Taranto fu uno dei pochi capoluoghi italiani in cui non si raggiunse il 50 per cento dei votanti al referendum indetto contro il ritorno al nucleare e contro la privatizzazione dei servizi pubblici. Per un soffio, è vero, ma non si raggiunse ugualmente. Va, inoltre, ricordato che alle comunali di maggio al primo turno si superò il 62 per cento ma, al ballottaggio, non si andò oltre il 43. Ed alle scorse politiche di fine febbraio non si andò oltre il 63 per cento. Ed ancora, sempre raffrontando il referendum di oggi con le altre elezioni precedenti, vanno necessariamente sottolineati alcuni elementi. A differenza delle altre consultazioni (politiche, amministrative) il referendum anti Ilva si consumerà in una sola giornata. Le urne, infatti, saranno aperte dalle 8 alle 22 e questo per un elettorato tradizionalmente «pigro» e su cui soffia forte il vento dell’antipolitica potrebbe non agevolare una robusta partecipazione davanti ai seggi ».