Ancora sul lunedì corto della metro: il Comune di Torino scrive una lettera a Repubblica
Il Comune di Torino: "L’insistenza di Repubblica sullunedì breve della metro induce a pensare che ci sia bisogno di essere ancora più chiari: la manutenzione delle linee comincia alle 22.00 e finisce alle 5,00 del mattino. Prima lo facevamo di domenica sera, poi ci siamo accorti che ci sono meno passeggeri il lunedì"
16 April, 2013
La lettera inviata dall'ufficio stampa del Comune di torino alla redazione di Repubblica:
"CARO direttore, l’insistenza di Repubblica sul tema della chiusura della metropolitana nella serata di lunedì, anticipata alle 22.00 e per questo evidentemente causa di un disagio, induce a pensare che ci sia bisogno di essere ancora più chiari su questo punto.
La manutenzione delle linee di metropolitana — attività irrinunciabile per la sicurezza dei cittadini — richiede un tempo considerevole: comincia alle 22.00 e finisce alle 5,00 del mattino. E’ possibile solo durante la notte e implica la sospensione del servizio poiché su tutta la linea viene immesso il “treno lavori”, un vagone particolare
che ispeziona le gallerie.
In passato questa operazione veniva effettuata nella notte fra domenica e lunedì, con analoga durata. I flussi di passeggeri, di lunedì sono minori e dunque appare evidente che il buon senso abbia indotto la decisione di spostare le operazioni manutentive in una serata di minore utilizzo proprio per limitare il disagio. Con la
realizzazione della tratta Lingotto- Bengasi è prevista un’area di ricovero oltre la stazione Bengasi che, verificate le condizioni di sicurezza con gli organi competenti, potrà essere adibita alla sosta notturna del treno lavori, limitando così la durata della sospensione del servizio per la manutenzione.
In merito al tema di Torino
smart, quello che il suo giornale definisce “una patacca”, è un progetto che ha creato la condizioni per accedere a finanziamenti per più di cento milioni di euro che saranno utili al sistema locale, gravato da tagli, netti e frontali, anche sul sistema della mobilità, come il suo giornale ha documentato ampiamente nelle ultime settimane.
In conclusione nessun anacronismo
dunque. I due assessori che sono chiamati in causa nell’articolo, Lubatti per il trasporto e Lavolta per il tema smart, stanno lavorando in piena sincronia con il momento, nell’interesse dei cittadini: l’uno nel tentativo di preservare un sistema di trasporto pubblico minacciato dalla riduzione di risorse, l’altro creando le condizioni perché a Torino sia più facile anche muoversi e basti pensare alle cento stazioni di bike sharing operative 24 ore su 24, almeno tre vicine alla redazione di Repubblica e che quindi non saranno sfuggite".
Ufficio Stampa Città di Torino
Leggi i botta e risposta fra Repubblica e il Comune:
Il lunedì breve del metrò. Qualche domanda al Comune - da La Repubblica del 08.04.2013
“Metrò, il lunedì resta breve: mancano i soldi” - da La Repubblica del 09.04.2013
Mai in metrò il lunedì sera anacronistico - da La Repubblica del 15.04.2013