Il parcheggio pertinenziale di corso Marconi divide le opinioni del movimento ciclista
Continuna il dibattito sul parcheggio pertinenziale di Corso Marconi a San Salvario. Il movimento ciclista torinese a riguardo è spaccato
19 April, 2013
di Giulio Gonella
Non solo tra i residenti di San Salvario: il dibattito sulla questione del parcheggio di corso Marconi prosegue anche online e al di fuori del quartiere. Se in consiglio di circoscrizione i residenti di Sansalvario si erano mossi compatti contro la costruzione del parcheggio, ma per ragioni diverse, al contrario il movimento ciclista e "antiauto" si spacca sulla questione. Il dibattito è ancora aperto soprattutto sul gruppo Facebook "Torino Sostenibile", dove la questione trova numerosi argomenti pro e contro. "Non c'è spazio per le auto e non lo si crea bucando piazze e strade del centro", argomenta Fabio S., contrario ad un'ulteriore "colata di cemento". Luca F., invece, auspica un avanti tutta: "Sì a nuove aree pedonali, sì al parcheggio di corso Marconi" perché "a Torino vedo mille auto che occupano piazze e viali, se per toglierle di mezzo si devono costruire parcheggi sotterranei, ben venga".
Altri insistono sulla riqualificazione del corso - a carico del privato che costruirà il parcheggio - che diventerà pedonale nella parte centrale: intervento irrealizzabile se non attraverso il progetto del sotterraneo. Gabriele Del Carlo, consigliere della circoscrizione 8, riporta invece la discussione al problema di fondo: "Ci sono troppe troppe auto, non ci sarà mai posto per tutte comodamente" e abbozza proposte alternative alla costruzione del sotterraneo: "mettiamo posti a raso a livello stradale riservati ai residenti, aumentiamo la tariffa annua per parcheggiare l'auto, togliamo il traffico di attraversamento". L'obiettivo - ricorda - è quello di diminuire le auto in circolazione, non di "nasconderle sotto il tappeto".
La discussione in Facebook
Luca F.: ok non se ne può più di tutti questi no, sempre parlano i soliti noti! Claudio Lubatti, non mollare per piacere.
Stefania F.: Ma ci sono già parcheggi interrati in San Salvario... Uno è in piazza Madama Cristina, uno è vicino a Torino Esposizioni. Perché spendere altri soldi per costruire un parcheggio interrato in Corso Marconi che quando sarà finito magari San Salvario non sarà neanche più centro della movida e non sarà sfruttato a pieno!?!
Claudio Lubatti: madama cristina e to espos sono pubblici a rotazione, quello di marconi è un privato pertinenziale sotto suolo pubblico (quindi per residenti)
Stefania F.: perchè proprio i residenti si oppongono..forse per le tempistiche?quando sarà finito ce ne sarà ancora bisogno?magari la zona della movida si sposterà in altri quartieri come accade di solito (v. quadrilatero romano ormai vuoto)..perchè non incentivare i non residenti che si recano a san salvario la sera ad usare altri mezzi oltre l'auto magari mettendosi d'accordo con i locali della zona...
Oscar L.: I residenti si oppongono perche` preferiscono che rimanga tutto come ora (parcheggiare occupando suolo pubblico a 40 euro all'anno) piuttosto che dover comprare un box privato.
Luca F.: il comune non spenderà un soldo visto che i lavori sono a carico dell'azienda che costruirà il parcheggio sotterraneo!io non sopporto più di tornare a torino e vedere mille mille e mille auto che occupano piazze e viali, se per toglierle di mezzo si devono costruire parcheggi sotterranei (accade ovunque in europa)ben venga, soluzione alternativa sarebbe quella di distruggere 1/4 parte delle macchine ma mi sembra un utopia, siamo realisti, sono il primo ad utilizzare sempre i mezzi pubblici e la bicicletta e odio le macchine ma t'assicuro che le preferisco nel sottosuolo, e solo grazie a questi interventi portati avanti da aziende esterne e non dal comune riusciremo a riavere una città più libera dalle auto.
Giuseppe P.: tu dici che non si possono ridurre le auto di un quarto. lo pensa anche l'amministrazione. sicuramente con queste politiche è impossibile. però ci sono riusciti tutti in tutta europa. (non solo nascondendole sotto terra). uno dei modi è renderla meno competitiva rispetto ad altri mezzi.
I parcheggi sono un modo per scopare lo sporco sotto il tappeto. mi aspetterei qualcosina di più da una città smart.
Fabio S.: Mah, veramente la soluzione di nascondere la auto sotto il tappeto NON è una soluzione, questo è chiaro. In Europa costruiranno pure parcheggi sotterranei, questo non lo so, quel che so è che per ridurre la presenza delle auto investono molto in mobilità alternativa e rispetto delle regole. Da noi invece prevalgono i parcheggi. Sai dirmi perché?
Paolo M.: Preferisco la situazione milanese con una parte dei parcheggi in superficie riservata ai residenti, a Torino non è cosi ed è un errore, come è un'errore la ZTL minuscola e troppo limitata nel tempo che di fatto a mio avviso serve solo ad intralciare chi si reca in centro la mattina per lavoro. Dalle 7.30 alle 10.30 (3 ore) è ridicolo ed in più macchinoso con la segnalazione della targa nei parcheggi, sarebbe meglio avere la ZTL (più grande) dalle 10 - 12 e dalle 14 - 17 (5 ore)
Gabriele Del Carlo: Iniziamo a far utilizzare il parcheggio del v padiglione sempre vuoto, quello di piazza madama, mettiamo dei posti a raso a livello stradale riservati ai residenti , aumentiamo la tariffa annua per parcheggiare l'auto, togliamo il traffico di attraversamento Dal quadrilatero storico, incentiviamo il trasporto notturno prolungando orari metro serali a partire dal lunedi ( che chiude alle 9:30....cosa ridicola) creiamo incentivi e garantiamo sicurezza stradale a chi sceglie le due ruote e i mezzi pubblici per arrivare a san salvario, realizziamo campagne di riduzione del parco auto circolante(abbiamo TROPPE TROPPE TROPPE auto - non ci sará mai posto per tutte comodamente - sono TROPPE) se facciamo tutto questo e forse i residenti del quartiere un po' piu lungimiranti rispetto ai dipendenti dall'auto saranno anche d'accordo al parcheggio interrato, ma a patto che sia almeno in parte pubblico. Di autorimesse interrate ne abbiamo giá a sufficienza e sinceramente ne abbiamo anche basta!