Legambiente: “La qualità della mobilità determina la qualità della vita nelle città"
"Via alle strategie e alle azioni comuni per una città a misura di pedoni, pedali e pendolari”
23 April, 2013
“Il variegato fronte che ha aderito alla Rete per la #MobilitàNuova esprime bene la multidimensionalità del tema della mobilità, che non è solo smog e congestione, ma anche qualità dell'ambiente urbano e del territorio, efficienza del trasporto pendolare e di quello pubblico urbano, consumo di suolo e qualità ambientale, valorizzazione turistica delle città e del paesaggio, diritti dei consumatori ed equità nell'accesso ai servizi di mobilità, legalità, opposizione a nuove, grandi e inutili opere autostradali o ferroviarie, sviluppo degli spostamenti non motorizzati. E ancora sicurezza stradale, emissioni di gas serra, dipendenza petrolifera, costi economici, sociali, sanitari e ambientali, urbanistica… La mobilità è l’insieme di queste dimensioni connesse tra loro e quindi richiede una visione d’insieme da parte di chi governa e un agire mirato al raggiungimento dell’interesse comune da parte dei cittadini che metteranno in rete le rispettive competenze e capacità, sulla mobilità come sulla legalità, sulla qualità delle relazioni sociali come sulla qualità dei territori, per migliorare così la qualità della vita di tutti”.
Così Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, è intervenuto oggi a seguito della conferenza stampa di presentazione della Rete per la #MobilitàNuova, che si è tenuta oggi a Milano per lanciare l’iniziativa del 4 maggio, che vede la partecipazione di un ampio cartello di associazioni (oltre 150 tra cui Libera, Aiab, Coldiretti, Slow Food, Legambiente, Associazione turismo responsabile e Touring club italiano, #salvaiciclisti, Fiab, Associazione per i diritti dei pedoni, Movimento difesa del Cittadino e Cittadinanzattiva, Spi-Cgil, Auser e Sbilanciamoci, No Tem e Coordinamento comitati contro le autostrade CR-MN e TI-BRELibera).
“Certo non consideriamo il 4 maggio come il punto di arrivo di un percorso o una manifestazione di protesta –ha concluso Cogliati Dezza-, ma anzi l'avvio di un cammino comune che ci vedrà, da una parte, condividere una proposta di legge di iniziativa popolare e la raccolta delle firme necessarie per presentarla in Parlamento e, dall'altra, la costruzione di una rete permanente dove poter individuare le strategie e le azioni comuni per garantire maggiore efficacia alle nostre proposte sui diversi temi prima evidenziati”.