Andrea Orlando, consumo di suolo al primo posto dell'agenda ministeriale
Il neoministro all'Ambiente Andrea Orlando ha indicato agli assessori regionali di tutta Italia le priorità da mettere in agenda: consumo di suolo, patrimonio acqua e disciplina dei reati ambientali. I foindi? "Si può usare parte del Fondo unico Giustizia per le bonifiche e i programmi comunitari del 2014".
16 May, 2013
Sono tre gli obiettivi prioritari indicati dal ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, dopo l'incontro con gli assessori regionali all'Ambiente per fare il punto sulle emergenze che caratterizzano le Regioni italiane. "I tre obiettivi - ha spiegato il ministro - sono la ripresa del percorso sulla normativa per la limitazione del consumo di suolo, già avviato dal ministero dell'Agricoltura nella scorsa legislatura, per rigenerare e riqualificare il tessuto edilizio esistente che si integra con la strategia di risparmio energetico. La seconda priorità è la tutela del patrimonio acqua, raccogliendo le indicazioni del referendum secondo cui questa risorsa è un bene comune e va salvaguardato. Terzo punto, la revisione delle sanzioni per i reati contro l'ambiente con l'introduzione di una compiuta disciplina dei reati ambientali".
Orlando ha detto che con il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio "stabiliremo incontri a cadenza fissa e un tavolo per individuare un minimo comun denominatore fra le emergenze che riguardano le Regioni italiane. Con Delrio si vuole realizzare il massimo grado di collaborazione". Intanto, Orlando intende focalizzare le priorità dell'iniziativa legislativa del ministero prima di passare all'esame delle commissioni di Camera e Senato.
Il ministro indica le strade da percorrere per reperire le risorse necessarie per affrontare alcune emergenze che riguardano l'ambiente e tra queste "la possibilità di usare parte del Fondo unico Giustizia per le bonifiche. E' una percentuale inizialmente contenuta - ha spiegato - che ha un fortissimo valore simbolico: i patrimoni della criminalità organizzata sono frutto di business sul fronte dei rifiuti e quando lo Stato li confisca e li vende, il ricavato può essere utilizzato in parte per ripristinare i territori spogliati da un punto di vista ambientale e sociale".
Il ministro, dopo l'incontro con gli assessori regionali all'Ambiente, ha sottolineato la necessità di "costruire un'alleanza per il reperimento delle risorse. Per chi si occupa della difesa del suolo, del territorio e dell'acqua. Mi riferisco - ha spiegato indicando uno dei possibili canali di approvvigionamento - alla configurazione dei nuovi programmi comunitari che partiranno nel 2014. La terza azione è un intervento sul patto di stabilità relativamente al dissesto idrogeologico e alle bonifiche". Orlando ha espresso la necessità di "fare battaglia per raggiungere questi obiettivi e gli assessori hanno condiviso questa impostazione". Orlando ha aggiunto che riconvocherà gli assessori per dare conto degli iter legislativi avviati e ha chiesto al capofila, che è il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, di indicare i punti all'ordine del giorno su cui approfondire la discussione per assumere le decisioni operative.