Magnalonga: "Roma, il futuro sindaco riveda la mobilità: basta macchina, sì a mezzi pubblici e bici”
Tra pochi giorni a Roma si voterà per scegliere il nuovo sindaco e con lui le prossime direttive su settori fondamentali quali la mobilità, i rifiuti e via dicendo. Quali sono le aspettative dei cittadini e di chi, quotidianamente, porta avanti campagne ed attività di sensibilizzazione per una vita più eco-sostenibile? In occasione della Magnalonga, evento ciclo-mangereccio, abbiamo intervistato Francesca Battistelli, organizzatrice/volontaria della Magnalonga, per chiederle le sue impressioni, opinione ed aspettative di cittadina e di volontaria attiva sul proprio territorio.
17 May, 2013
1) Tra pochi giorni Roma andrà a votare, cosa vi aspettate, voi volontari di Magnalonga, dal futuro Sindaco sul piano della mobilità a Roma?
La mobilità è, insieme al tema della casa, il grande problema di Roma. E' necessario rivedere il piano della mobilità in maniera integrata, lasciare la macchina a casa deve diventare più conveniente sotto tutti i punti di vista: tempo, denaro e comodità. Ci vuole soprattutto coraggio: il nuovo sindaco dovrà prendere, sin da subito, delle decisioni impopolari; se lo farà, i benefici per le persone e per la città si vedranno in tempi brevi. Non bisogna dimenticare che le vendite di biciclette a Roma nell'ultimo anno sono aumentate del 20%, a fronte di un calo del 30% degli acquisti di automobili. La crisi ha fatto la sua parte, ma questo significa soprattutto che i romani ormai non considerano più la bicicletta solo come oggetto di svago, ma anche come un mezzo di trasporto per gli spostamenti quotidiani. Il prossimo sindaco quindi dovrà innanzitutto prendere coscienza di questa situazione e fare in modo che chi sceglie la bicicletta possa farlo in sicurezza e nelle migliori condizioni possibili, magari con la possibilità di integrarla con gli altri mezzi di trasporto.
2) Quali sono gli interventi che l'amministrazione potrebbe fare per migliorare la mobilità sostenibile a Roma?
Innanzitutto mettere in atto tutti quei provvedimenti che non prevedono costi o quasi: severità contro le doppie (e le terze file) che sono pericolose per i ciclisti e spesso di intralcio per gli autobus, istituzione di zone 30 (aree in cui il limite di velocità è 30 Km/h), corsie ( e non necessariamente piste) ciclabili separate da quelle per le auto. E poi: corsie riservate per autobus e tram, possibilità di portare le biciclette su metro e ferrovie FR che attraversano Roma, un car-sharing diffuso e funzionante per davvero.
3) Oltre che le infrastrutture, come si può cambiare la mentalità delle persone che ancora non vedono di buon occhio i ciclisti in giro per la città?
Beh, bisogna convincerli che se ci sono più ciclisti, ci sono meno auto e quindi loro, in macchina, troveranno meno traffico!
4) Con una mobilità incentrata sulla bicicletta e i trasporti pubblici, quali vantaggi avrebbero la comunità e i singoli utenti?
Come dicevo prima, innanzitutto ci sarebbe meno traffico, e quindi la velocità media (che oggi è di 18 km/h) potrebbe aumentare. L'aria sarebbe meno inquinata, le strade più sicure per i pedoni, e la città più popolata, quindi anche la sicurezza, sia quella reale sia quella percepita, aumenterebbe. Ci sarebbe meno rumore, e meno spazio pubblico occupato. Anche i commercianti guadagnerebbero negli affari, come ha recentemente dimostrato uno studio del Dipartimento dei trasporti di New York. E poi se la gente cominciasse ad andare in bicicletta o camminare di più, ne beneficerebbe anche la loro salute!
5) Come devono attrezzarsi, a livello tecnico, coloro che intendono affrontare Roma in bicicletta?
Pompetta e kit per aggiustare/cambiare la camera d'aria in caso di foratura sono imprescindibili! Il caschetto è consigliabile sempre,e per chi va in giro dopo il tramonto, è importante essere ben visibili grazie a luci e catarinfrangenti (e magari abbigliamento chiaro!).
6) Negli ultimi anni è aumentato il numero di biciclette in giro per la città. Avete visto dei miglioramenti dal punto di vista delle istituzioni nell'attenzione a questo tema?
La presenza sempre maggiore di biciclette rende più sicuro di per sé prendere la bici. Da parte delle amministrazioni non si è visto granché, ma in questa campagna per le comunali tutti parlano di mobilità. Speriamo che non siano solo promesse...
Leggi anche l'intervista a Fausto Bonafaccia, Presidente di BICIROMA.