Camini Torchiarolo, Nicastro: "Pronto il Piano di Risanamento per superamenti Pm10"
L’assessore all’Ambiente della Regione Puglia Lorenzo Nicastro: «Pronto ad essere adottato con Delibera di Giunta il nuovo Piano di Risanamento della Qualità dell'Aria per il comune di Torchiarlo (BR). Il piano è orientato al contenimento delle fonti civili di inquinamento (90%), tuttavia non esclude il residuale contributo rinveniente da fonte industriale (10%)
04 June, 2013
Le centraline di monitoraggio dell’aria pugliesi hanno sempre riscontrato negli passati delle criticità oltre che a Taranto, anche nel piccolo centro di Tochiarolo, in provincia di Brindisi. Si era pensato in un primo tempo che gli sforamenti delle polveri sottili (PM10) fossero legati alla vicinanza con le centrali a carbone di Cerano e Edipower. Gli studi effettuati dall’Arpa Puglia e successivamente dall’Università degli Studi di Lecce, avevano poi spostato l’attenzione sui caminetti del centro brindisino.
Secondo il Dlgs. 155/2010, i valori di riferimento per l’inquinante PM 10 prevedono un limite di 50 nanogrammi per metro cubo (µg/m3), calcolato su una media giornaliera, con uno sforamento dei limiti non superiore alle 35 volte in anno. Le centraline dell'Arpa nel 2010 riscontrarono 58 volte in un anno (35 che è il limite consentito) il superamento dei valori consentiti. 66 volte nel 2011.
Per il direttore dell’Arpa Puglia Assennato erano chiare: «Le analisi mirate hanno scoperto che le sostanze diffuse nell’aria derivavano dai molti camini domestici. Una nostra dipendente residente a Torchiarolo, (fuori dall’orario di lavoro) ha accettato gratuitamente di girare per il paese con delle centraline mobili in aggiunta a quella fissa. E abbiamo scoperto che la zona verso la centrale elettrica era la meno inquinata da polveri inalabili. La chimica delle polveri lo ha confermato: si tratta di emissioni da focolari, prive di metalli come quelli riscontrabili nei fumi delle centrali a carbone. A Torchiarolo, si produce del pane molto buono e famoso e i forni potrebbero essere altre fonti di emissioni. In più, il problema svanisce d’estate, quando i camini sono spenti ma la centrale Enel funziona regolarmente».
Da qui la terapia individuata dalla Regione Puglia, in accordo con l’Arpa Puglia e il comune di Torchiarolo per superare l’unica emergenza pugliese da superamento del Pm10 da biomasse. Ieri l'Assessore alla Qualità dell'Ambiente Lorenzo Nicastro a conclusione dei lavori del Tavolo che hanno prodotto la definitiva proposta di Piano ha dichiarato: « E' pronto ad essere adottato con Delibera di Giunta Regionale il nuovo Piano di Risanamento della Qualità dell'Aria per il comune di Torchiarlo (BR). Nel marzo dello scorso anno, a seguito di una serie di sforamenti nei dati di emissione in atmosfera relativamente a Pm10 e Benzo(A)pirene, avevamo avviato un tavolo tecnico per evidenziare soluzioni che potessero riportare i valori entro i limiti di legge coinvolgendo nelle valutazioni Arpa Puglia, Provincia di Brindisi, Comune di Torchiarolo e ASL competente».
«Il piano, essenzialmente orientato al contenimento delle fonti civili di inquinamento, non escludendo – prosegue Nicastro - tuttavia il residuale contributo rinveniente da fonte industriale, concentrando la propria attenzione in questo senso soprattutto sulle conseguenze relative alla gestione dei transitori di Enel Cerano, di quelle attività occasionali che creano picchi in termini di emissioni. Oltre agli interventi previsti sulle fonti civili di emissioni attraverso l'istallazione di appositi filtri quindi, nel piano sono previste una serie di attività di monitoraggio e contenimento dei fenomeni emissivi per lo stabilimento Enel».
«Contiamo con il combinato di misure che riguardano le fonti di inquinamento individuate, sia civili (90%) che industriali (10%) di evitare gli sforamenti riportando la situazione della qualità dell'Aria di Torchiarolo entro i limiti di legge. In particolare per gli interventi su fonti civili – conclude Nicastro – abbiamo anche dichiarato la nostra disponibilità a mettere a disposizione una dotazione finanziaria per i filtri da apporre sui camini delle abitazioni».