Roma: le promesse verdi del neosindaco Marino
Il neo sindaco della Capitale non si lascia spaventare dalla salita del colle romano e afferma che andrà a lavoro in bicicletta. Poi promette: “Dal 15 agosto Via dei Fori sarà pedonalizzata”. Ecco le proposte per ambiente, mobilità e rifiuti presentate da Ignazio Marino in campagna elettorale
12 June, 2013
“Ancora non sono il Sindaco ufficiale, sono nel limbo: deve ancora chiamarmi il prefetto e devono ancora consegnarmi la fascia!”.
Scherza Ignazio Marino intervistato dalla trasmissione di Radio2 “Un giorno da pecora”. Per la fascia Marino dovrà aspettare giovedì, ma già comincia a programmare i lavori e gli interventi per la Capitale. “Andrò con la mia bici rossa in Campidoglio, la salita non mi spaventa, sono allenato, mia mamma abita in cima ad una salita. E per il 15 agosto do appuntamento a pedoni e ciclisti in Via dei Fori Imperiali”. Il neo sindaco infatti promette che pedonalizzerà via dei Fori Imperiali a ferragosto. “Il 14 agosto – afferma Marino - farò l'ultimo giro con la mia Panda rossa su via dei Fori imperiali, dopodiché ci tornerò in bicicletta”.
Ignazio Marino è sindaco: quali opportunità per l'ambiente a Roma
Riassumiamo le sue proposte in tema di mobilità e rifiuti.
MOBILITA': il neosindaco durante la campagna elettorale ha promesso meno grandi opere e più interventi diffusi sui municipi per portare il collegamento su ferro in quartieri ancora poco serviti, oltre che mettere in circolazione i mezzi oggi fermi in deposito, migliorare qualità, pulizia, regolarità e frequenza di tutti i mezzi pubblici. Marino intendecompletare la Linea C fino a Piazza Venezia, chiudere l’anello ferroviario e individuare le risorse per un’opera che riduca il traffico in città. Per gli autobus prevede più corsie preferenziali, con telecamere di controllo (oggi sono il 5%, contro il 22% di Milano), messa a norma dei marciapiedi per garantire il diritto alla mobilità delle persone disabili. Inoltre, il neosindaco ha più volte affermato che per l’Atac serve un piano di rilancio per riportare trasparenza, valorizzare gli autisti, e riscoprire la funzione di servizio all’utenza, cose che potranno essere ottenute - ha spiegato Marino - se i partiti usciranno dalla gestione dell’azienda, che non dovrà più avere CdA ma un amministratore unico, che risponda dei risultati e venga valutato da comitati di cittadini. Per la mobilità sostenibile la proposta è quella di avere un piano quadro della ciclabilità da condividere con le associazione competenti per realizzare una rete ciclabile diffusa, collegata con le principali fermate della metro o del treno, e spazi di sosta. Il sindaco inoltre vuole mettere a gara il servizio di bike sharing su vasta scala, anche nelle aree meno centrali, e progetta di aumentare i punti di carsharing. Alcune stazioni della metropolitana e della ferrovia potrebbero essere trasformate secondo Marino in snodi della mobilità sostenibile come punti carsharing, bike-sharing, parcheggi per biciclette, piste ciclabili, punti di raccolta per taxi collettivi, colonnine di ricarica per auto elettriche e bici a pedalata assistita. Senza dimenticare che occorrerà un piano di interventi straordinari per eliminare le buche: servirà dunque un nuovo bando che affidi alla ditta che realizza il lavoro la responsabilità e la garanzia della manutenzione per 5 anni; uso di nuovi materiali per il rifacimento del manto stradale, per rendere più duraturi gli interventi, abbattere i costi di manutenzione, garantire maggiore aderenza e sicurezza; un piano speciale Strade sicure, insieme al Corpo della Polizia Locale, le scuole e le associazioni.
RIFIUTI: il vincitore del ballottaggio si è sempre detto convinto che i dati diffusi da Ama e dalla giunta uscente siano in realtà poco veritieri. Per questo, Ignazio Marino punta a raggiungere il 50% di differenziata nel territorio comunale già nel giro di un anno. Per farlo, sostiene che si necessiti di una profonda riorganizzazione di Ama, la controllata del Campidoglio, al fine di evitarne gli sprechi e i sesquipedali costi che spesso hanno riempito le pagine di cronaca bianca nell’ultimo decennio. Il programma di Marino però prevede lo stop definitivo alla politica della discarica, bensì vede al suo interno nuovi investimenti da approntare nel quinquennio su impianti di trattamento e, soprattutto, sui centri di riciclo, specialmente nelle aree periferiche della città dove la qualità dei rifiuti raccolti in termini di riutilizzabilità è bassissima.