Greenpeace: gli italiani sognano macchine elettriche...
Secondo un sondaggio commissionato da Greenpeace a Ipsos Mori, l'84% degli italiani è convinto che le case produttrici di automobili potrebbero produrre veicoli piu' efficienti, capaci di offrire agli automobilisti maggior risparmio di carburante, garantendo vantaggi economici e inquinando di meno
18 June, 2013
L'84% degli italiani è convinto che le case produttrici di automobili potrebbero produrre veicoli più efficienti, capaci di offrire agli automobilisti maggior risparmio di carburante, garantendo vantaggi economici e inquinando di meno. Il 51% ritiene che l'Unione Europea debba avere norme ancora piu' severe in materia di emissioni dei veicoli, anche se questo dovesse incidere sul prezzo di acquisto delle auto. Il 27% ritiene che la spesa mensile in carburanti incida in maniera consistente sul proprio budget.
Sono alcuni dei dati del sondaggio a campione condotto dall'istituto Ipsos Mori per conto di Greenpeace. "Informazioni importanti - secondo Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia - in vista dell'accordo che la Presidenza irlandese dell'Unione spera di raggiungere con i governi nazionali, la Commissione e il Parlamento Europeo sulla riforma della legge sull'efficienza delle auto entro la fine del mese di giugno".
Nei prossimi giorni i governi daranno mandato alla Presidenza per condurre la fase finale del processo di negoziazione. Greenpeace chiede ai Ministri europei di promuovere un nuovo obiettivo di non più di 60g CO2/km entro il 2025. Ma il ministro per l'ambiente tedesco Peter Altmaier, sottolinea Greenpeace, "sta facendo pressione per mantenere sulle strade europee i veicoli meno efficienti e nocivi per il clima e per i consumi di petrolio, minando la possibilità di conseguire un accordo per standard di emissione ambiziosi".
La sua proposta prevede un ricorso massiccio ai 'supercredit' (forme di compensazione delle emissioni tra mobilità elettrica e mobilità tradizionale) che vanificherebbero ogni istanza di riduzione delle emissioni europee di CO2 dalla mobilità su gomma. Eppure, afferma Boraschi, "la preoccupazione dei consumatori per i costi della mobilità e la richiesta di proteggere il clima coincidono perfettamente".