"A Caselle facciamo così". Come Mondorapaci collabora con l'aeroporto di Torino per sgombrare i cieli
Intervista al falconiere Giovanni Paone, rappresentante dell'Associazione Mondorapaci, che si occupa di tenere sgombro il cielo di Caselle. "La nostra soluzione è affascinante, ma soprattutto più efficace ed ecologica". Al Turin Airport impegnati 13 rapaci, tra avvoltoi, gufi per alba e tramonto, falchi pellegrini, poiane ed anche un'aquila reale. La stessa soluzione adottata anche negli aeroporti di Parma, Venezia e Bari
14 July, 2013
di Paolo Hutter
Cannoni al butano o rapaci addestrati per tenere libere le piste degli aeroporti dagli uccelli che rischiano continuamente di scontrarsi con gli aerei?
Ne parliamo con Giovanni Paone, dell'Associazione Mondorapaci, che si occupa di falconeria e didattica. L'associazione ha un centro di formazione professionale ed è specializzata nell'allontanamento di volatili infestanti, con rapaci addestrati. Svolge questo lavoro per l'Aeroporto di Torino Caselle.
I falconieri con i rapaci addestrati sono presenti mediamente 9 ore al giorno presso la pista dell'aeroporto. Altri mezzi meccanici o tecnologici vengono usati solo nei rari casi di assenza dei falconieri. Come se fosse un numero magico, il contratto con l'Aeroporto di Caselle prevede una presenza contemporanea di 13 rapaci.
Ma quindi voi, attraverso i vostri falchi, falcidiate l'avifauna attorno all'Aeroporto?
Non ricorriamo a nessun abbattimento, si gioca tutto sulla dinamica preda-predatore. Sostanzialmente i nostri rapaci fanno scappare gli uccelli dalla pista.
Perché questa pratica non viene adottata anche in altri aeroporti, esempio Linate? Dicono di aver fatto un esperimento anni fa, ma che non ha dato buoni risultati..
Ma non basta un esperimento, bisogna credere in questo tipo di soluzioni e realizzarle, con rapaci adeguati e falconieri capaci. C'è dietro anche un discorso di tipo commerciale. E' chiaro che c'è interesse a vendere certa tecnologia per allontanare i volatili, creata apposta.
Ogni tanto ho l'impressione che credano più nella tecnologia che nei risultati effettivi...ma buttano via milioni di euro. Con Linate abbiamo provato da diversi anni a convincerli, ma pare non vogliano. Anche a Genova c'è lo stesso problema. Eppure con le soluzioni tecnologiche è più difficile spuntarla, perchè dopo un po' gli uccelli si abituano. Addirittura ci sono episodi di nidi fatti nei cannoni!
Altri aeroporti in Italia seguono la linea di Torino?
Sì, Parma e Venezia e Bari. in molti aeroporti nel mondo. In Spagna tutti gli aeroporti son gestiti con falconieri.
Ma il vostro tipo di soluzione, con la necessità di ripagare i costi di addestramento dei falchi e la presenza del personale, non viene a costare di più?
No. E' la soluzione tecnologia che costa il doppio, tra costi iniziali, costi del personale e la manutenzione. Per noi è innanzitutto una questione di impatto ecologico e di bellezza della pratica. Ma anche economicamente è la soluzione migliore.
La "squadra rapaci di Torino" è composta da un'aquila reale, la cui apertura alare è di circa 2,4 metri, da un gyps himalayensis, appartenente alla famiglia dei grifoni avvoltoi , proveniente dalle montagne dell'Himalaya e del Tibet, da un gufo reale, solitamente utilizzato all'alba e al crepuscolo, da un gufo reale africano, simile al gufo reale ma di dimensioni più piccole, da 5 falchi sacri pellegrini, da 4 poiane di Harris, che a differenza di tutti gli altri rapaci possono essere utilizzati in coppia e da un barbagianni che è la mascotte del gruppo.
Le info dettagliate sull'attività della Falconeria dell'Aeroporto di Torino:
www.aeroportoditorino.it
Il sito dell'associazione Mondorapaci