Gli scooter elettrici svenduti dei Vigili di Milano
Acquistati per 400mila euro dalla giunta Albertini nel 2003 e mai inutilizzati, i 108 ecoscooter sono stati ceduti per 30mila euro a un commerciante che li rivenderà a un'asta: prezzo di partenza 300 euro, erano costati quasi 4.000 euro ciascuno. Non utilizzabili per la troppo ridotta durata delle batterie elettriche. Nel 2009 condannato l'intermediario che li vendette al Comune - da Repubblica.it del 17.07.2013
19 July, 2013
di Franco Vanni
Gli scooter elettrici acquistati dal Comune di Milano nel 2003 per i vigili urbani, dopo dieci anni di inutilizzo, saranno messi all’asta. Palazzo Marino è riuscito finalmente a sbarazzarsi dei 108 motorini, pagati 400mila euro dall’allora giunta Albertini e subito abbandonati nel parcheggio della polizia locale in via Fiamma, zona XXII Marzo. Un commerciante di moto ha ritirato tutti i mezzi, che ha acquistato per 280 euro l’uno in un’asta bandita dal Comune. «Eravamo tre pretendenti, il prezzo base era di 35 euro per ogni ciclomotore — racconta il commerciante — Ora vado a venderli a un’altra asta, questa volta privata, che si terrà a Verona». Prezzo di partenza: 300 euro per ogni mezzo.
Vendendo al commerciante i motorini per 30mila 240 euro in tutto, Palazzo Marino ha perso esattamente 369mila 760 euro. «Siamo comunque soddisfatti di esserci liberati di un ingombro inutile», dice un funzionario della polizia locale. «I mezzi, che hanno percorso pochissimi chilometri e sono sempre rimasti in garage, sono appetibili sul mercato», dice l’uomo che li ha acquistati e che si prepara a venderli domani sulla piazza veronese. Se in dieci anni i motorini elettrici non sono mai stati usati dalla polizia locale, è perché le batterie con cui sono equipaggiati hanno una durata della carica troppo breve. Dopo un’iniziale sperimentazione, conclusasi a febbraio 2004, i motorini sono così stati parcheggiati.
Per Daniele Vincini, segretario del sindacato dei ghisa Sulpm, «con la vendita degli scooter elettrici si chiude una delle pagine più assurde della storia della polizia locale di Milano, che nel 2009 ha visto anche la condanna dell’intermediario che vendette gli scooter inservibili al Comune, sfruttando peraltro alcuni fondi dell’Unione europea». E «ora ci auguriamo che il Comune acquisti nuovi scooter ecologici per i vigili di quartiere, da utilizzare al posto delle biciclette», aggiunge Vincini. Sul caso degli scooter elettrici dei vigili, nel 2009 la Corte dei conti avviò un’indagine parallela per accertare se in quell’esborso di 400mila euro non ci fossero gli estremi per il danno erariale.
I risultati dell’inchiesta — a quanto è dato sapere dagli uffici di Palazzo Marino — non si sono mai avuti e si presume quindi l’archiviazione. Quello che resta, però, è una storia di spreco assurda, che ricorda molte altre avvenute nel corpo della polizia locale. È delle scorse settimane la protesta dei sindacati dei ghisa per una fornitura di nuovi computer non forniti di tutti i software in grado di farli funzionare appieno. Nel marzo 2012 l’assessorato alla Sicurezza, guidato da Marco Granelli, acquistò nuovissimi scooter a tre ruote Piaggio Mp3 senza però preoccuparsi di fornire ai vigili caschi e attrezzatura da motociclisti. Nel 2011, invece, fu sollevato il caso dell’acquisto da parte dell’assessorato alla Sicurezza di una partita di nuove pistole Beretta prive di fondina e quindi inutilizzabili.