Greenpeace a Villa Ada per salvare l'Artico
Greenpeace gruppo locale di Roma, un orso polare e i Sud Sound System dal palco di Villa Ada lanciano l'appello per salvare l'Artico dalle trivellazioni petrolifere
26 July, 2013
Ieri notte un orso polare, accompagnato dai volontari di Greenpeace Gruppo Locale di Roma, è apparso sul palco di Villa Ada durante il concerto dei Sud Sound System con un appello: www.savethearctic.org.
L’animale simbolo della campagna di Greenpeace contro le trivellazioni petrolifere nell’Artico è stato avvistato anche ad Ostia.
L’orso polare, spiega Greenpeace, ci ricorda che nella sua casa il rapido scioglimento dei ghiacci ha aperto nuove vie di transito e l’Artico, un tempo irraggiungibile, è diventato la meta privilegiata per l’estrazione di petrolio.
Greenpeace, impegnata da anni nel denunciare i rischi ambientali e sanitari legati all’utilizzo delle centrali a carbone che, assieme al petrolio, costituiscono la principale concausa del riscaldamento globale, rilancia la sua campagna “Save the Arctic” che ha come scopo la completa messa al bando di ogni tipo di attività estrattiva a latitudini polari.
A capo della corsa all’oro nero c’è Shell che, aggiunge l'associazione ambientalista, non sta minacciando soltanto l'ecosistema Artico: la compagnia anglo-olandese, insieme all'italiana Eni, ha progetti di trivellazione anche nel Mediterraneo, un mare semi chiuso dove una "marea nera" avrebbe conseguenze disastrose sull'ecosistema marino, sulle risorse della pesca e sull'economia locale.
Con l'evento a Villa Ada, Greenpeace intende diffondere l'appello che può essere firmato su www.savethearctic.org per chiedere alle Nazioni Unite di dichiarare l’Artico un santuario globale, zona protetta da ogni tipo di sfruttamento industriale.