Targhe alterne, Treviso si prepara all'autunno. Ma alla Provincia l'idea non piace
L'ipotesi è questa: targhe alterne due giorni alla settimana da ottobre a marzo: "Sulle targhe alterne cercheremo piena condivisione con i sindaci dell’hinterland. Ma sia chiara una cosa: se non ci verranno dietro, il Comune di Treviso le introdurrà anche da solo". Contrario il Presidente della Provincia: "Misura inutile"
05 August, 2013
L'autunno è ancora lontano, ma tra un'ondata di caldo e una discussione sui condizionatori, c'è già chi pensa alle targhe alterne. E' il comune di Treviso, che ha deciso di dichiarare guerra allo smog e giocare d'anticipo per la prossima stagione. Le targhe alterne come misura emergenziale servono a poco? E allora che diventino strutturali: due giorni alla settimana, probabilmente il giovedì e il venerdì, da ottobre a marzo. E' questa la proposta del vicesindaco Roberto Grigoletto, che a quanto apre può contare sull'appoggio della giunta. "Sulle targhe alterne cercheremo piena condivisione con i Comuni dell’hinterland. Ma sia chiara una cosa: se non ci verranno dietro, il Comune di Treviso le introdurrà anche da solo: noi tiriamo dritto, a tutela della salute dei cittadini".
E gli altri Comuni? Qualcuno si entusiasma, qualcuno si chiama fuori, ma per sapere cosa succederà bisognerà attendere il vertice fra i sindaci, che sarà organizzato dopo ferragosto. Il primo pollice verso però è già arrivato dalla Provincia di Treviso, contraria all'iniziativa. "Le targhe alterne sono già state sperimentate a Treviso nel 2004 - ha dichiarato il presidente Leonardo Muraro - Ma poi in conferenza dei sindaci, come consuntivo, è emerso che tecnicamente non servono a nulla contro l’inquinamento, mentre è certo il loro danno in termini economici e di disagi per i lavoratori che si devono spostare. Targhe alterne comunque necessarie per sensibilizzare la popolazione? Se è solo per questo, non ne vale proprio la pena".