Designato il vincitore del bando per la costruzione del parcheggio pertinenziale in corso Marconi, ma la protesta non si ferma
Sarà la torinese Gestinord a realizzare la rimessa di box privati in corso Marconi. Si è tenuta l'apertura delle buste per decretare il vincitore della gara per l'osteggiato parking nel cuore di San Salvario: oltre 1 milione di euro per due piani interrati l'offerta dell'impresa, che come previsto da bando sostituirà gli alberi secolari del corso con piante in vasca. Non si ferma la protesta del Comitato Salviamo corso Marconi, che pensa al ricorso al Tar
04 September, 2013
Gestinord. È questo il nome dell'impresa torinese che si è aggiudicata il bando per la costruzione del parcheggio pertinenziale interrato in corso Marconi, che nei mesi scorsi ha suscitato una levata di scudi in quartiere. A dispetto delle proteste, incentrate soprattutto sull'inutilità di box destinati solo alla vendita e non al parcheggio a rotazione e in difesa dell'alberata secolare presente nel corso, destinata a vedersi sostituita con alberi in vasca, Palazzo civico ha deciso di andare avanti con la gara.
Mercoledì 4 settembre c'è stata l'apertura delle buste dei partecipanti al bando, vinto dalla torinese Gestinord, che ha già costruito diverse rimesse in città, l'ultima in via Le Chiuse. Due i piani interrati ipotizzati dall'impresa, per un importo di 1 milione e 15 mila euro; una cifra doppia rispetto ai concorrenti della LL Engineers, che avevano proposto invece la costruzione di un parcheggio di tre piani. Questi i primi dati a disposizione del Comitato Salviamo corso Marconi, che si è dato appuntamento all'apertura pubblica delle offerte economiche e dei progetti. Per poterli visionare accuratamente occorrerà aspettare una decina di giorni, perché si proceda con la delibera della giunta comunale per la convalida dell'attribuzione.
Cosa è certo è che il progetto, come da bando, prevede la rimozione di alcuni alberi storici e la loro sostituzione con piante in vasca; Palazzo civico insiste nel dire che potranno crescere ad alto fusto, una tesi avversata con forza dal Comitato. «Abbiamo in programma una manifestazione per fine settembre – spiega Gabriella Sola – intanto stiamo continuando a raccogliere fondi per un possibile ricorso al Tar. Siamo stati sistematicamente ignorati dal Comune, che ha voluto andare avanti, trattandoci con atteggiamento paternalistico, come se le nostre istanze non fossero valide e fondate».
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Corso Marconi, avanti tutta - da La Repubblica del 05.09.2013