Applicazioni per il controllo della rete idrica e la gestione dei rifiuti con Torino Smart City
Grazie al progetto europeo ALMANAC, Torino prosegue il cammino per diventare smart city: nei prossimi tre anni verranno messe a punto due applicazioni per migliorare l'efficienza delle reti idriche e della raccolta dei rifiuti nelle isole ecologiche. Un'iniziativa che potrà contare sulla collaborazione tra Comune, Telecom Italia, il centro di ricerca Istituto Superiore Mario Boella e partner europei
10 September, 2013
Individuare e impedire perdite della rete idrica, monitorare il conferimento dei rifiuti nelle isole ecologiche interrate per ottimizzarne la gestione. Sarà possibile grazie a due nuove applicazioni tecnologiche sviluppate nell'ambito del Progetto ALMANAC, finanziato all’interno del VII Programma Quadro della Commissione europea per contribuire a raggiungere quell'ambizioso obiettivo che sono le Smart Cities del futuro.
ALMANAC durerà tre anni e conterà su una collaborazione internazionale tra Comune di Torino, Telecom, il centro di ricerca Istituto Superiore Mario Boella, il tedesco Fraunhofer Institute, il danese Alexandra Institute e due piccole-medie imprese altamente innovative, la danese In-Jet e la svedese CNET. Scopo dell'iniziativa è la realizzazione di una piattaforma ICT basata su tecnologie avanzate, di comunicazione M2M, Machine-to-Machine, e i Capillary Networks, sviluppate dal Telecom Italia Lab di Torino e capaci di coinvolgere direttamente i cittadini in un'ottica smart.
L’applicazione per la distribuzione dell’acqua sarà introdotta nella rete idrica urbana, grazie al coinvolgimento di Smat, e consentirà di individuare le eventuali perdite di acqua, monitorare e predire i consumi, ma anche promuovere comportamenti virtuosi dei cittadini con informazioni mirate. L’applicazione per l'ottimizzazione della gestione dei rifiuti prevederà invece, ça va sans dire, il coinvolgimento di Amiat, e sarà integrata nelle isole ecologiche interrate per prevedere e monitorare in tempo reale il livello di riempimento dei contenitori, consentendo ad esempio di razionalizzarne lo svuotamento e permettendo ai cittadini di inviare segnalazioni sulle situazioni problematiche.
Unanime il giudizio sull'opportunità offerta dal Progetto ALMANAC, che farà di Torino un «terreno di sperimentazione e di applicazione di nuove tecnologie nei servizi tradizionali, come quelli della distribuzione dell’acqua e della raccolta rifiuti, e nello sviluppo di nuovi servizi ad alto contenuto di innovazione», come spiega l'assessore all’Innovazione e all’Ambiente della Città di Torino e presidente della Fondazione Torino Smart City, Enzo Lavolta. Un'occasione anche per il Telecom Italia Lab di testare sul campo le soluzioni ICT studiate in laboratorio e di rafforzare la partnership tra pubblico, privato e mondo della ricerca, via ancora troppo poco battuta in Italia, soprattutto per soluzioni che oltre a consentire una razionalizzazione economica siano volte anche alla riduzione dello spreco di risorse e dell'impatto ambientale.