Traffico aereo, Balotta (Onlit): “Non è la politica che deve dettare destinazioni e scali”
Il Presidente dell’Osservatorio sulla Liberalizzazione dei Trasporti, Dario Balotta, interviene sulla questione del presunto abbandono di Alitalia dell’aeroporto di Caselle, che ha comportato la richiesta di un’audizione urgente alla Commissione Trasporti del Senato
20 September, 2013
"L’accusa"…
Il Senatore Stefano Esposito: “Alitalia sta abbandonando l’aeroporto di Caselle. Quanto da me recentemente denunciato, anche attraverso un’Interrogazione firmata con altri 12 colleghi piemontesi, si sta confermando nei fatti, nonostante le smentite di Alitalia e Sagat che hanno liquidato il tutto come un esagerato allarmismo. In queste ore l’Ufficio del Personale di Alitalia sta inviando una mail ai 21 comandanti e ai 20 primi ufficiali con base a Torino, invitandoli ad “esprimere una preferenza verso una delle altre basi operative del gruppo”. Perché? Perché, a seguito dei processi di razionalizzazione, si avrà “una consistente riduzione di attività di volo sulla base di Torino e, conseguentemente, la necessità di intervenire sul dimensionamento dell’organico”. Questa mail conferma le reali intenzioni di Alitalia di ritirarsi dallo scalo torinese, coerentemente con la scelta di cancellare numerosi voli e di ignorare qualsiasi progetto su Caselle nel recente piano strategico. Pertanto, chiedo alla Regione Piemonte, al Comune e alla Provincia di Torino di intervenire immediatamente convocando un tavolo con i Parlamentari piemontesi perché le scelte di Alitalia verranno a causare un grave ed irreparabile danno al nostro territorio. Appartiene al teatro dell’assurdo la sola ipotesi che la città sede dell’Authority dei trasporti si possa ritrovare con un aeroporto orfano della principale compagnia aerea nazionale e, quindi, di fatto ridotto a uno scalo marginale”.
La replica di Alitalia
“Nessuna riduzione di collegamenti, ma una redistribuzione dell'organico in funzione del piano di rehubbing al via il primo ottobre con l'orario invernale. 'E' da agosto che Sagat (Societa' di gestione dell'aeroporto di Caselle, NdR) ed Alitalia parlano insieme costruttivamente per definire un piano di sviluppo di Alitalia sull'aeroporto torinese gia' a partire dalla prossima stagione invernale. I risultati di questo lavoro congiunto verranno resi noti nelle prossime settimane e dimostreranno quanto siano esagerati gli allarmismi di oggi. Alitalia tende inoltre a precisare che il Rehubbing che partira' dal prossimo ottobre non è assolutamente un progetto di tagli e di ridimensionamenti ma una riorganizzazione delle risorse già esistenti con l'obiettivo di aumentare i voli e soddisfare meglio le esigenze dei passeggeri di tutto il territorio nazionale”.
Il commento di Dario Balotta, Presidente dell’Osservatorio sulla Liberalizzazione dei Trasporti ONLIT
Per il Pd è proprio come se fossimo ancora negli anni '80 e come se l'Alitalia fosse ancora in mano pubblica, quando destinazioni e scali da aprire erano dettati dalla politica e non dalle politiche industriali. Secondo questa logica può allora proporre al ministro Lupi uno scambio così come si faceva allora, dato che oggi Alitalia perde ancora 1,7 milioni al giorno e ha chiesto al ministro Maurizio Lupi un decreto legge per altri 3 anni di cassa integrazione, dopo i sette già ottenuti con il salvataggio della cordata italiana. Per ottenere il mantenimento della mini-base e delle tratte torinesi improduttive, i senatori del Pd possono mettere sul tavolo il loro voto favorevole per la conversione in legge del nuovo decreto che risalva l'Alitalia.
Rassegna stampa:
La denuncia del Pd: "Alitalia abbandona Caselle" - da La Repubblica del 18.09.2013
Alitalia accelera sui tagli. La base di Torino verso lo stop - da La Stampa del 19.09.2013
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