Domenica 22 settembre, "In città senza la mia auto". Almeno in teoria...
La giornata senz'auto "In town without my car", nata nel 1998, non è solo l'evento conclusivo della Settimana Europea della Mobilità: è il nucleo attorno al quale si è poi sviluppata la manifestazione stessa, nel 2002. Eppure, anche tra i Comuni che aderiscono alla Settimana, sono sempre meno quelli che prevedono iniziative concrete, o qualcosa che vada oltre la chiusura del centro storico
20 September, 2013
In città senza la mia auto: questa pedonalizzazione temporanea non dovrebbe essere un optional. Non è un semplice evento all’interno della settimana, ma il nucleo attorno al quale, nel 2002, la Commissione Europea ha istituito l’European Mobility Week, ed è fra l’altro un requisito indispensabile per partecipare al premio legato alla manifestazione, assegnato ogni anno durante un’apposita cerimonia alla presenza di rappresentanti della UE. (Che è poi, soprattutto, come nel caso del Green Capital Award, una grande occasione per il Comune di farsi pubblicità e migliorare il proprio “curriculum” in vista dell’assegnazioni di fondi e finanziamenti dalla Commissione).
Per partecipare gli Enti Locali devono registrare le loro attività sul sito www.mobilityweek.eu, sottoscrivere la Carta EMW e soddisfare le tre regole "d'oro" della Settimana, ovvero organizzare una settimana di attività, attuare almeno una nuova misura a carattere permanente e prevedere, preferibilmente per il 22 settembre, la giornata “In città senza la mia auto”.
Eppure, almeno in Italia, se la quasi totalità dei comuni organizza la settimana di attività – con due sole eccezioni su 123, che a questo punto citiamo per curiosità: Vittoria, in Sicilia, e Andrian, nel SudTirolo – e buona parte di questi approfitta dell’occasione per presentare l’ultima misura permanente messa a punto contro traffico e smog, sulla Giornata senz’auto, si latita parecchio… Più di quaranta comuni, un terzo del totale, si sono già chiamati fuori dalla competizione per non aver organizzato almeno un blocco simbolico. Tra i grandi assenti spiccano Torino – che pure ha organizzato un ciclo di incontri di grande interesse, ed è un peccato vederla uscire dai giochi - Milano, Palermo, Firenze (che non partecipa proprio all’iniziativa), Reggio Emilia, Pesaro, Modena, Novara, Vercelli e Macerata.
Ma non solo: anche tra chi ufficialmente aderisce alla giornata senz’auto ci sono parecchi casi in cui di blocchi del traffico non ce n’è nemmeno l’ombra. E’ il caso di Bologna, che si limita a inaugurare un’ isola pedonale davanti a Palazzo Fantuzzi : iniziativa perfettamente conforme allo spirito della Giornata, ma forse non abbastanza per definirla una giornata senz’auto. Anche a Bari è prevista una pedalata cittadina, ma anche a chi decide di uscire di casa con due ruote in più sarà consentito circolare. Alghero come chiusura del traffico medita sull’installazione di parcheggi per mezzi elettrici in ZTL e Marsala aderisce ma se un programma c’è, si sono scordati di farlo sapere…
La maggior parte delle altre città hanno optato per la pedonalizzazione del centro storico, per almeno mezza giornata, affiancando l’iniziativa a bike sharing gratuito, mostre ed eventi in piazza: è il caso di Napoli , Brescia (), Roma, anche se solo a livello di quartiere, e Bergamo che estende la ZTL. Di blocchi del traffico paragonabili ad una vera domenica a piedi però, nemmeno l’ombra.
(Guarda il programma città per città)
E nel resto del mondo?
In Belgio qualche domenica senz’auto vera e propria c’è, anche se in molti casi è stata anticipata al 15 settembre. Peccato che la scheda più incompleta risulti proprio quella di Bruxelles: non esattamente un bel biglietto da visita per la Commissione Europea. In Austria l’adesione alla Settimana è fortissima (oltre 500 città) ma sono pochissime quelle che organizzano attività anche domenica 22. Adesione più massiccia alla domenica ecologica in Ungheria, per quanto valutare la concretezza delle iniziative sia un po’ complicato, visto che la maggior parte dei comuni non le ha tradotte in inglese…Appuntamento del 22 snobbato in Francia – Parigi non aderisce nemmeno alla Settimana – dove la maggior parte dei pur numerosi comuni partecipanti ha tralasciato la domenica. Boom di adesioni invece per la Spagna, ma anche qui scarso entusiasmo per i blocchi significativi. Madrid partecipa con un programma di eventi fittissimo – forse anche troppo: c’è un evento dedicato alle motociclette… - ma non chiude al traffico. Barcellona ha aderito alla Settimana, ma alla giornata conclusiva.
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