Biciplan Bari. Non solo piste ciclabili e cicloposteggi. Previste le "zone 30" a velocità limitata
In occasione della conclusione della settimana europea per la mobilità sostenibile sono state presentate ai cittadini di Bari le tavole esplicative del biciplan. Saranno previste, oltre alle piste ciclabili che collegheranno tutti i quartieri, anche zone a velocità limitata. Le dichiarazioni di Antonio Decaro e Giovanni Giannini
23 September, 2013
Antonio Decaro consigliere delegato alla mobilità del Comune di Bari, insieme all'assessore regionale ai Trasporti Giovanni Giannini e al responsabile tecnico del progetto Nicola Berloco, hanno presentato il Biciplan del comune di Bari. Il progetto è ancora aperto a integrazioni e modifiche che possono giungere da tutti i cittadini della città di Bari.
«La legge regionale n. 1 del 2013 - ha dichiarato Antonio Decaro - prevede che i comuni inseriscano all’interno del proprio regolamento l’obbligo di realizzare, per esempio per le nuovi costruzioni (edifici residenziali, commerciali e pubblici), anche dei cicloposteggi. Come la legge nazionale "Tonioli" obbliga a costruire, per quanto riguarda l’edilizia civile, 1 metro quadro destinato alle automobili per ogni 10 metri cubi di fabbricato, allo stesso modo la legge regionale obbliga (almeno i comuni della Puglia) a lasciare un certo numero di metri quadri, custoditi e protetti, a disposizione delle biciclette. Prevede inoltre la realizzazione di ciclo posteggi, velostazioni, bike sharing (sia meccanico che elettronico) in corrispondenza di tutte le stazioni ferroviarie, e dei bus, urbani ed extraurbani».
«Oggi, in occasione della conclusione della settimana europea per la mobilità sostenibile, sono state presentate ai cittadini di Bari - ha continuato Decaro - le tavole esplicative del biciplan (alla presenza dell’ingegnere Nicola Berloco, responsabile della realizzazione tecnica del piano), che mostrano la serie di infrastrutture, radiali e circolari, che permettono di collegare la periferia al centro Città e i vari quartieri tra loro».
«Inoltre saranno previste - ha proseguito - nel centro cittadino, le cosiddette “zone 10”, “zone 20” e “zone 30”. Al fine di agevolare la convivenza tra pedoni, biciclette e automobili, infatti, saranno abbassati i limiti di velocità (10, 20 e 30 km/h, appunto) nelle parti di quartiere dove non ci sono strade a largo scorrimento. Nelle zone promiscue, inoltre,dove sarà consentita la circolazione di tutti i mezzi (in particolare bici e auto), saranno previsti tutti quegli accorgimenti che possano offrire maggiore sicurezza ai cittadini: rallentamento con dossi, attraversamenti pedonali rialzati, allargamento dei marciapiedi agli incroci per ridurre al minimo l’attraversamento pedonale».
«Finora il comune di Bari - ha concluso - ha già realizzato 15 chilometri tra itinerari e piste ciclabili. Per l’immediato futuro il biciplan barese prevede la finalizzazione di ulteriori 30 chilometri: strutture progettate e in parte già finanziate e realizzate. Ma il cambio di passo avverrà quando saranno realizzati gli altri 112 chilometri pianificati (ma non ancora finanziati e appaltati), per un totale di 157 chilometri».
L'assessore Giovanni Giannini ha invitato i comuni a inviare alla regione Puglia i progetti di mobilità sostenibili per essere finanziati. «Oggi possiamo cogliere la sinergia tra le politiche di pianificazione urbanistica del comune di Bari e le norme della legge della Regione Puglia – ha dichiarato l’assessore alla Mobilità della Puglia Giovanni Giannini -. Una legge regionale impone ai comuni di dotarsi di atti di programmazione in relazione alla mobilità ciclistica, strumento attraverso il quale si riesce a cambiare lo stile di vita delle popolazioni e si riesce a intervenire sul traffico, facendo diventare le città più sostenibili anche sotto il profilo delle immissioni di Co2».
“La regione è impegnata non solo a sostenere queste politiche, e la legge regionale ne è un esempio, ma anche a trovare i finanziamenti che rendano concreti questi progetti. Bisogna impegnare i finanziamenti europei al 2015 per realizzare il maggior numero possibile di progetti di mobilità ciclabile: la ciclovia adriatica, ad esempio, è uno di questi”.
“Ovviamente l’impegno del Comune di Bari è che questa pianificazione comunale, resa obbligatoria dalla legge regionale, diventi parte integrante del Piano Urbanistico Generale della Città, perchè solo in questo modo si riuscirà a disegnare uno sviluppo urbanistico coerente con i principi più moderni della sostenibilità ambientale”.