Malagrotta, Legambiente insiste su tempi certi di chiusura e aderisce al 'Lucchetto Day'
Legambiente chiede tempi certi per la chiusura definitiva di Malagrotta, senza spazio per proroghe palesi o mascherate. L'associazione aderisce e parteciperà al “Lucchetto Day” lanciato dal comitato 'Liberi della Valle Galeria', per lunedì 30 settembre dalle ore 21.
25 September, 2013
La discarica di Malagrotta deve chiudere una volta per tutte, non può accogliere la frazione organica stabilizzata, che è rifiuto anch'esso, se non per utilizzarla per parte della ricopertura finale dei diversi lotti di discarica (capping), come è normale che sia, secondo il piano di chiusura e bonifica già approvato da tempo, e che prevede poi quasi tre metri di strati di argilla e terreno vegetale per isolare i rifiuti con un materiale drenante.
Questa la dichiarazione di Legambiente che ha aderito al "Lucchetto day" organizzato dal comitato Liberi della Valle Galeria per il 30 settembre alle ore 21.
“Vogliamo tempi certi per la chiusura della discarica di Malagrotta, non ci sono spazi perché continui a lavorare ancora, è l'unica ragione ambientale e sensata per poter discutere di un nuovo sito di discarica", ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. "Sul parco al posto della discarica staremo a vedere, le operazioni di bonifica per legge prevedono trenta anni di post gestione e quelli vanno garantiti. Per il resto, va chiarito se davvero il progetto di 'capping' richiederà cinque anni per la realizzazione, con dieci lotti progressivi di intervento e un investimento di circa 100 milioni di euro, come era stato annunciato, e come sarà suddivisa la spesa tra enti pubblici e gestore, che a nostro avviso deve sobbarcarsi l'intero costo, dopo tanti anni di attività".
Per quanto riguarda Falcognana Legambiente continua a chiedere di dare certezze ai cittadini, rispetto dei tempi di conferimento, quantitativi e criticità: "cosa che le Istituzioni stanno tentando di fare senza che il commissario invece sia altrettanto chiaro", ha sottolineato Parlati. "Commissario che sbaglia anche a puntare ad un costo al ribasso per il conferimento in discarica - ha aggiunto - visto che il costo di conferimento è l'unico motivo serio per ridurre la scelta di portare i rifiuti in discarica. Allo stesso tempo, Comune e Regione devono subito avviare azioni concrete su riduzione, riuso e raccolta differenziata porta a porta, anche con questo obiettivo il prossimo week-end saremo in piazza con Puliamo il Mondo, la nostra storica campagna che coinvolge migliaia di studenti e volontari per ripulire aree pubbliche e abbandonate a Roma e nel Lazio, per sensibilizzare e dare il nostro contributo".
Legambiente torna a chiedere il ritorno ad una gestione ordinaria con la fine del commissariamento e una politica che punti alla raccolta differenziata porta a porta in tutta Roma, con un piano speciale e concertato.
Leggi anche:
Rifiuti, il 30 settembre sarà il Lucchetto Day