Nonostante il Lucchetto Day organizzato dai Comitati e dai cittadini Liberi della Valle Galeria, Malagrotta il 30 settembre non chiuderà. L'ultima proroga per la discarica, firmata a giugno, è scaduta, ma bisogna prima risolvere il problema delle 750 tonnellate di rifiuti trattati nei Tmb di Manlio Cerroni, “patron” di Malagrotta. Ama affiancherà Colari (Consorzio Laziale Rifiuti) per il trasferimento anche della sua parte di rifiuti che tuttavia non hanno ancora una collocazione certa (potrebbero essere “ospitati” in Romagna e Piemonte insieme al resto dei rifiuti), ma in ogni caso una mini proroga per Malagrotta anche solo di una settimana potrebbe essere indispensabile. Inoltre, Malagrotta potrebbe rimanere aperta per poter continuare a conferire per un breve periodo la Fos (frazione organica stabilizzata) e gli scarti nella discarica per arrivare ad esaurire le volumetrie disponibili, operazione che consentirebbe di riempire le depressioni del terreno e regimentare le acque piovane.

Lunedì 30 settembre ci saranno altri incontri e altre decisioni da prendere, dunque. “Dobbiamo dirimere due o tre punti ancora in sospeso e poi Malagrotta potrà chiudere”, ha detto Manlio Cerroni. “Dovremo parlare anche del capping (la procedura che precede la bonifica). Per il trasporto fuori dal Lazio dei rifiuti – ha aggiunto stiamo facendo tutto quello che riteniamo necessario. Lunedì vedremo, arriveremo ad una conclusione. Non sono dispiaciuto della chiusura, anzi, non vedo l'ora che si facciano la bonifica e il bosco”. Intanto, restano incerti i tempi di apertura della discarica temporanea alla Falcognana.

L'unica speranza insomma è la promessa di Ignazio Marino: “Roma non farà la fine di Napoli”.

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