Piazza Paleocapa e Lagrange, 590 firme contro i parcheggi pertinenziali
Martedì 8 ottobre una delegazione di residenti e commercianti del centro ha presentato al diritto di tribuna in Comune una petizione sottoscritta da 590 torinesi per dire No alla costruzione di due parcheggi pertinenziali in piazza Palecopa e Lagrange. Il comitato di cittadini: “Parcheggi non necessari che presentano numerose criticità e mettono a rischio il commercio, valuteremo se fare ricorso al Tar”
08 October, 2013
Non dare corso ai progetti di rimesse interrate private nelle piazze Paleocapa e Lagrange. È la richiesta presentata al Comune da residenti e commercianti dell'area, che hanno portato al diritto di tribuna 590 firme contrarie.
La delegazione di cittadini, guidata da Giorgio Scianca, architetto e tra i promotori della petizione, ha illustrato le criticità dei progetti di parcheggi, di cui secondo i cittadini non ci sarebbe reale necessità, data l'ampia offerta nella zona. Senza contare che è in programma la costruzione di un'altra rimessa a Porta Nuova, lato via Nizza, che avrà sia box privati che posti a rotazione.
Tra le preoccupazioni dei residenti, la particolarità del contesto, «piazze auliche tutelate dalle sovrintendenze», come ha sottolineato Giorgio Scianca, dove gli spazi per i cantieri sono molto ridotti. E poi l'assenza di una relazione geologica e della considerazione della sismicità del territorio torinese, come invece previsto dalle norme. Nonché, preoccupazioni per il commercio, con la messa a rischio, calcola il comitato di residenti ed esercenti, di duecento posti di lavoro.
La richiesta, e la speranza, iniziale del Comitato Paleocapa e Lagrange era di riuscire a fermare la pubblicazione dei due bandi, a cui invece Palazzo civico ha dato il via in primavera. Un'occasione per il Comune per riqualificare dopo i cantieri le due piazze a carico dei privati, incassando anche una discreta cifra in oneri di concessione del sottosuolo. La gara per piazza Paleocapa, che prevedeva una rimessa meccanizzata senza rampe, proprio a causa della ristrettezza degli spazi, di almeno 60 posti auto con una base d'asta di 200 mila euro, è andata deserta. Per piazza Lagrange, invece – base d'asta di 1 milione di euro per almeno 100 posti auto –, ci sono state delle offerte, che il Comune sta valutando.
Il comitato verrà nuovamente ricevuto in Comune, in commissione, dove sarà possibile – a differenza che nel diritto di tribuna, che è un momento esclusivamente dedicato alla presentazione delle istanze da parte dei cittadini – discutere con consiglieri e assessori per avere risposte e possibili impegni politici. Il presidente del Consiglio comunale Giovanni Maria Ferraris ha riconosciuto la bontà delle criticità evidenziate dai firmatari la petizione, lasciando aperto uno spiraglio. Dopo l'appuntamento in commissione, se Palazzo civico deciderà di andare avanti, anche il comitato non getterà la spugna: «Per ora attendiamo di vedere quali saranno le risposte alle nostre richieste, ma stiamo anche valutando di fare ricorso al Tar».