Teleriscaldamento: sono 93 mila gli appartamenti allacciati a Milano
Il 15 ottobre scatta la stagione "termica", con l'accensione prevista per legge degli impianti condominiali. A2A fa il punto su quelli riscaldati con il teleriscaldamento. Sono 93 mila appartamenti "equivalenti". Nel 2013 posati altri 12 km di rete
15 October, 2013
Con l’avvio della stagione termica 2013-14 salgono a oltre 93 mila gli "appartamenti equivalenti" serviti a Milano dalla rete del teleriscaldamento di A2A, con un incremento del 9,4% circa rispetto al 2012. In termini volumetrici, sono circa 22 milioni di metri cubi.
Per appartamento equivalente, s'intende una superficie media di 80mq.
A Milano, per lo sviluppo del teleriscaldamento, nel 2013 sono stati posati circa 12 km di rete. La rete complessiva è di circa 200 km. A2A comunica che nel corso del 2012 il teleriscaldamento ha permesso di evitare l’emissione di circa 3 tonnellate di polveri sottili (PM), 70 mila tonn di CO2, 60 tonn di ossidi di azoto (NOx), 30 tonn di SO2 e un consumo di circa 20 mila TEP (tonnellate equivalenti di petrolio).
Le reti del teleriscaldamento (che già riscaldano grandi complessi edilizi come il Palazzo di Giustizia e la clinica Macedonio Melloni) sono alimentate principalmente da fonti rinnovabili tramite termovalorizzatori (Silla 2), pompe di calore (Canadese, Linate e Famagosta) e sistemi di produzione simultanea di elettricità e calore ad alto rendimento e garantiscono un consistente risparmio di combustibili fossili (ad esempio gasolio e metano) e la conseguente riduzione delle emissioni derivanti.