Acqua del rubinetto, la sceglie quotidianamente quasi un italiano su due
In soli 7 anni la propensione al consumo di acqua del rubinetto, trattata e non, è passata dal 70,4% al 75,5% e, di quest'ultimi, il 46,9% dichiara di berla sempre o quasi, sottolineando un nuovo modo di intendere l'acqua a km zero che non è più vista solo come un servizio al cittadino ma come una vera e propria risorsa
16 October, 2013
In occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione, AQUA ITALIA ricorda l'importanza del fenomeno del ritorno all'acqua del rubinetto e del successo che dal 2006 ad oggi ha riscosso nel nostro Paese. In soli 7 anni la propensione al consumo di acqua del rubinetto, trattata e non, è passata dal 70,4% al 75,5% e, di quest'ultimi, il 46,9% dichiara di berla sempre o quasi, sottolineando un nuovo modo di intendere l'acqua a km zero che non è più vista solo come un servizio al cittadino ma come una vera e propria risorsa .
In linea con questa nuova “cultura dell'acqua” va sottolineato il successo del fenomeno del ritorno alle fontanelle comunali, oggi denominate Chioschi dell'Acqua: le installazioni in Italia sono passate da 213 censite nel 2010 ad 817 di quest'anno. Il femomeno nato al nord si è pian piano sviuppato in tutta la Penisola fino alle isole. La regione che vanta il numero maggiore di Chioschi dell'Acqua è la Lombardia che in soli 3 anni ha più che duplicato le proprie installazioni passando da 155 a 382 esemplari.
Numerose sono le Regioni che hanno visto aumenti davvero interessanti di queste strutture basti pensare al Veneto che passa da 1 a 44 installazioni, il Piemonte da 19 a 126, la Toscana da 28 a 60, l'Emilia Romagna da 8 a 134 e le Marche da 1 a 13.
Si ricorda che, in occasione dell'appena concluso Festival dell'Acqua, si è giunti alla firma del “Protocollo di intesa in materia di valorizzazione dell'acqua di rete, riduzione dei rifiuti e delle emissioni di Co2”. Il protocollo ha l'obiettivo di promuovere azioni finalizzate a migliorare la qualità del servizio idrico con iniziative volte a valorizzare l'acqua di rete, aumentare l'informazione e la sensibilità degli utenti sugli aspetti connessi alla tutela e alla gestione sostenibile della risorsa idrica, nonché ridurre i rifiuti derivanti da contenitori di plastica o altri materiali.
Hanno firmato il documento Andrea Orlando, Ministro dell'Ambiente, Giorgio Moro, Presidente di Associazione AQUA ITALIA e Roberto Bazzano, Presidente di Federutility.