Padova, multe alle bici: "Sì, ma solo se legate a monumenti o malamente davanti alla stazione"
Dopo le proteste degli studenti per l'annuncio di multe in arrivo per le bici parcheggiate fuori dalla rastrelliere, Eco dalle Città intervista l'assessore al Verde e agli Arredi urbani di Padova, Andrea Micalizzi. Che ci dà un'altra versione...
21 October, 2013
"Padova è una città piena di biciclette, che non ha nessuna intenzione di scoraggiarne l'uso - comincia l'assessore al Verde e agi Arredi urbani Andrea Micalizzi, che ha accettato di darci la sua versione dei fatti dopo le proteste degli studenti finite su Repubblica. Proteste scattate a seguito della notizia - travisata, secondo l'Assessore - delle multe in arrivo per le biciclette parcheggiate fuori dalle rastrelliere. "Questa è una sciocchezza: nessuno pensa di fare multe a tutte le bici che ci sono in giro per la città, solo perché non sono dentro una rastrelliera. Anche perché in una città come Padova, le biciclette sono tantissime, e questo perché c'è una cultura dietro, una scelta sostenibile che abbiamo sempre cercato di incoraggiare: con il bike sharing, con le piste ciclabili, con le rastrelliere, che sono tante, anche se meno di quelle che vorrebbero i cittadini, come purtroppo sempre avviene in ogni città, anche con i parcheggi per le auto. Quanti posti-bicicletta ci sono? Come faccio a rispondere? E' come se mi chiedesse quanti posti a sedere ci sono in tutta la città...Ma posso assicurare che sono ovunque".
"Nessuno vuole colpire i ciclisti. Quello che vogliamo fare è semplicemente mettere ordine, rimuovendo le biciclette che rendono inagibile il passaggio, e quelle posteggiate in luoghi assolutamente non idonei: legate ai monumenti per esempio, cosa che purtroppo avviene spesso, ma soprattutto quelle lasciate ovunque davanti alla stazione: abbiamo centinaia di metri di rastrelliere e anche un parcheggio custodito a pagamento, per i pendolari che non si fidano a lasciare il mezzo incustodito tutto il giorno. Non si dica che non ci sono le strutture. E' che spesso è anche una questione di pigrizia: si cerca sempre il palo più vicino, quello proprio davanti all'ingresso della stazione. Ecco, queste sono le biciclette che rimuoveremo: è l'unico modo. Le biciclette non hanno targa, non possiamo lasciare una multa, e allora siamo costretti a portarle via".
"Sono ciclista anche io, uso la bici ogni giorno per andare a lavorare e lo rivendico con orgoglio: il regolamento, che sarà votato in Consiglio Comunale nelle prossime settimane, colpirà solo i ciclisti che lasciano la bici parcheggiata in modo scorretto. Non certo chi è uscito a prendere il pane e l'ha legata al palo mentre è al negozio: è solo una questione di buon senso".
Per il testo esatto del regolamento, però, bisognerà aspettare l'approvazione del Consiglio Comunale.
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