Smog: colpa dei termosifoni? Veramente no
I primi sforamenti del Pm10 coincidono spesso con l'accensione dei termosifoni: ma una cosa è conseguenza dell'altra? No. l’Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera (IREA), per la Città di Torino la causa principale delle polveri sottili è il trasporto su strada, responsabile per circa l’ 85% del Pm10 totale
21 October, 2013
Pm10, di chi è la colpa? La ripartizione della torta fra le diverse fonti emissive è spesso oggetto di polemiche e dibattiti, l'ultimo dei quali appena un anno fa, quando il Presidente dell'Automobile Club Torino sostenne che la responsabilità dello smog non poteva essere attribuita al traffico veicolare, partendo dalla considerazione che d'estate non avvenivano sforamenti (qui). Dimenticandosi che la stessa ACI aveva riconosciuto il "primato" delle fonti inquinanti ai mezzi a motore, ma soprattutto che i mancati sforamenti estivi delle polveri si devono banalmente al fatto che il Pm10 è un inquinante "stagionale", con valori due o tre volte superiori nelle stagioni fredde rispetto ai mesi estivi, perché mutano le condizioni dello strato più basso della troposfera, che durante l’inverno “schiaccia” gli inquinanti al suolo.
In ogni caso, dire che lo smog è tornato per colpa dei termosifoni, come titola Repubblica, soprattutto nel caso di Torino è errato. Una percentuale esatta da attribuire alle diverse cause del Pm10 - traffico veicolare, riscaldamento domestico, combustioni industriali etc - non esiste.
Esistono però delle stime, che pur oscillando notevolmente da un valore all'altro, concordano tutte nella sostanza: il responsabile principale del Pm10 è il traffico veicolare - in particolare quello dei mezzi pesanti - e non il riscaldamento domestico.
Va detto che la ripartizione delle fonti varia da una zona all'altra in considerazione delle condizioni geografiche, climatiche e antropiche dei luoghi, come ci aveva spiegato tempo fa Alessandro Bertello, responsabile dell’Ufficio Controllo della Qualità dell’Aria della Provincia di Torino nell'intervista che trovate qui. "Il contributo del traffico dipende dal contesto geografico. Nell’agglomerato di Torino il macrosettore trasporto su strada è responsabile del 75% delle emissioni di PM10 e del 61% delle emissioni di NOx. Tali percentuali sono diverse in altri ambiti territoriali ma siccome i fenomeni di inquinamento atmosferico hanno spesso un forte carattere locale, i ragionamenti devono essere fatti su tale scala". Tanto che, secondo i dati forniti dall'Arpa Lombardia e da Genitori Antismog, il riscaldamento domestico a Milano influirebbe invece per il 30% sullo smog complessivo, e dal 13 al 17% sul Pm10.
Le stime dell'IREA
Tornando a Torino, anche secondo l’Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera (IREA), per la Città di Torino la causa principale delle polveri sottili è il trasporto su strada, responsabile - stando all'Irea - addirittura dell’85% della presenza di tale inquinante "la cui genesi è dovuta principalmente alle emissioni dei veicoli e, in percentuali ridotte, al consumo di freni, pneumatici e al risollevamento delle polveri depositate, per cause naturali o legate allo stesso traffico".
Ecco, secondo l'IREA, la ripartizione degli inquinanti per l'area metropolitana di Torino:
Combustione non Industriale - 1%
Combustione nell'Industria - 1%
Processi Produttivi - 2%
Uso di Solventi - 10%
Trasporto su Strada - 85%
Altre Sorgenti e Assorbimenti - 1%
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Torna lo smog, colpa dei termosifoni - da La Repubblica del 21.10.2013