Sacchetti. Orlando sulla proposta di legge europea: "Orgogliosi di aver aperto la strada"
"Mi auguro che questa iniziativa del commissario Potocnik trovi rapidamente il sostegno delle Istituzioni Comunitarie e dei Paesi Membri affermando inequivocabilmente che i principi della protezione e della tutela dell’ambiente possano derogare a quelli del mercato”
05 November, 2013
“La riduzione del consumo di borse di plastica va nella giusta direzione della protezione dell’ambiente e dell’uomo da uno dei più insidiosi fattori di inquinamento” ha dichiarato il ministro Orlando all’annuncio dato dal Commissario Europeo all’Ambiente Janez Potocnik di una proposta di direttiva su questo tema.
“La plastica tradizionale usata per produrre i sacchetti per la spesa è tra i principali materiali che inquinano i nostri mari, dove molto spesso i sacchetti finiscono dopo l’abbandono, e arrivano ad insediare la catena alimentare umana dopo essere stati ingeriti da pesci e altri animali. Per questi motivi – ha sottolineato il ministro - sostengo con convinzione l’iniziativa della Commissione Europea e, anzi, rivendico con orgoglio che l’Italia in questa materia è all’avanguardia, avendo una normativa che mette al bando i sacchetti che non siano di materiale biodegradabile e compostabile.
E’ motivo di orgoglio per il nostro Paese aver aperto la strada all’Europa – ha ribadito Orlando. Solo pochi mesi fa Regno Unito e Paesi Bassi impugnarono la normativa italiana sul bando alle buste di plastica, invocando il principio di libera circolazione delle merci all’interno dell’Unione Europea e provocando un ritardo nell’applicazione delle sanzioni per chi continua a commercializzare sacchetti in plastica tradizionale. Mi auguro che questa iniziativa del commissario Potocnik – ha concluso Orlando - trovi rapidamente il sostegno delle Istituzioni Comunitarie e dei Paesi Membri affermando inequivocabilmente che i principi della protezione e della tutela dell’ambiente possano derogare a quelli del mercato”.
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